Ponte, Gentile: “La sicurezza è un’altra cosa”

Il sottosegretario ai Trasporti sabato ai funerali dei quattro marittimi

Affrontare il problema della sicurezza nell’area dello Sstretto non significa realizzare il ponte. E’ l’opinione espressa dal sottosegretario ai Trasporti, Raffaele Gentile, che sabato ha partecipato ai funerali dei quattro marittimi morti lunedì scorso nella collisione tra un aliscafo e una nave portacontainer. “Che la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina non sia questione strettamente connessa con la realizzazione del Ponte – ha spiegato – appare evidente innanzitutto dal fatto che se il ponte sullo Stretto si facesse se ne parlerebbe tra 10-15 anni, mentre i problemi della sicurezza non possono attendere un così lungo lasso di tempo”. “Inoltre – ha proseguito – si sta verificando un enorme incremento del traffico nelle acque dello Stretto in conseguenza di un forte aumento degli scambi commerciali con l’Est e il Sud del Mediterraneo. Tale tendenza sarà, per altro, accentuata dall’avvio dell’area di libero scambio nel Mediterraneo a partire dal 2010. “Per quanto riguarda il ponte – ha proseguito il sottosegretario ai trasporti – come è noto, la posizione del Governo è che tale struttura non rappresenti al momento una priorità, anche se non vi sono per il futuro pregiudiziali di sorta. Si valuterà, dunque, più in avanti sulla sua fattibilità”.

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