Rincaro sul prezzo degli aliscafi, protesta nelle isole minori

Nelle isole miori siciliane scoppia la protesta per il caro aliscafi deciso a livello ministeriale.

“Dal 10 maggio – sottolinea il sindaco di Ustica Salvatore Militello – su tutti servizi ministeriali, che sono quelli ‘essenziali’ che lo Stato deve garantire alle Isole della Sicilia, è previsto un ulteriore aumento delle tariffe sia per i residenti che per i turisti e proprietari di casa. L’isola di Ustica ha subìto un aumento tariffario già un paio di mesi fa, quando tra la voce “tasse” è stata appunto aumentata quella relativa ai “diritti porto” Palermo (praticamente questa raddoppiata) portando il costo del biglietto del servizio veloce – quello maggiormente utilizzato principalmente dai residenti, ma non i soli – per i residenti da 9,13 euro e 9,81 euro e per la tariffa ordinaria a 24,03 euro. Ora sono venuto a conoscenza, informando di ciò tutti gli altri sindaci, che dal prossimo 10 maggio le tariffe verranno ulteriormente aumentate: la tariffa per i mezzi veloci ministeriali per Ustica sarà per i residenti di 13,25 euro e quella ordinaria di 35,16 euro. Le cause dell’aumento sono sia la convenzione statale che è datata, sia i mancati pagamenti, sia i maggiori costi di gestione (carburante in primis) – aggiunge Militello – ma gli effetti sono devastanti per le Isole”.

Dello stesso avviso il sindaco del Comune di Favignana-Isole Egadi Francesco Forgione: “l’annunciato aumento delle tariffe del trasporto marittimo con le isole minori relative alle tratte ministeriali è estremamente grave. La cosa ancora più assurda è che ci sarebbero tariffe diverse tra gli aliscafi sostenuti dalla Regione Siciliana e quelli finanziati dallo Stato. Stiamo pianificando un’iniziativa congiunta di tutti i sindaci delle piccole isole siciliane, ma è importante che facciano sentire la loro voce i parlamentari regionali e nazionali di tutti i partiti, che nei prossimi mesi verranno anche qui a chiedere il loro voto. Il governo regionale intervenga sul governo nazionale e quest’ultimo ritiri la sua decisione”.

Alle Eolie, dove il costo del biglietto aumenterà del 35% per gli isolani e del 50% per i turisti, il vice sindaco di Lipari Gaetano Orto è su tutte le furie: “l’aumento delle tariffe delle corse degli aliscafi è inaccettabile. La decisione del governo nazionale, è grave. Colpisce tutti i Comuni delle isole minori e le rispettive popolazioni, creando paradossalmente delle tariffe diverse tra gli aliscafi sostenuti dalla Regione siciliana, che non subiranno alcun aumento, e quelli finanziati dalla Stato”, dice. “Siamo pronti a tutto – conclude – e non arretreremo di un solo centimetro su delle scelte che devono essere preventivamente discusse con i governi locali”.

“Da mesi – sottolinea Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Minori – coi sindaci delle isole minori e ad altre associazioni, evidenziamo – sia nei confronti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili quanto dell’assessorato regionale – le forti perplessità sulle risorse messe a disposizione dallo Stato per garantire i servizi essenziali SNS. I tagli ai servizi essenziali statali ed il conseguente aumento tariffario rappresentano una profonda ingiustizia sociale oltre ad essere del tutto anacronistici rispetto a quanto da anni previsto dai trattati comunitari e vista la recente approvazione al Senato del disegno di legge di modifica dell’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità”.

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