Un’altra giornata nera per i trasporti verso Ustica. Anche ieri l’aliscafo Fabricia della Compagnia delle Isole ha saltato i collegamenti con l’isola per un guasto. Il mezzo è rimasto in banchina lasciando una cinquantina di turisti nel porto di Palermo. Insieme ai turisti nel capoluogo sono rimasti anche decine di residenti che dovevano tornare sull’isola. “Sarà una stagione disastrosa – commenta Salvo Tranchina operatore turistico di Ustica – I bandi della Regione sono andati deserti per ben 4 volte e non è stato cambiato nulla. I collegamenti affidati alla sola Compagnia delle Isole sono del tutto insufficienti. Basta che si guasta un mezzo e noi restiamo isolati. Come questo inverno che siamo rimasti senza collegamenti per 15 giorni e i medicinali sono arrivati con l’elicottero e con le motovedette della Capitaneria. Siamo stanchi di essere trattati in questo modo. Faremo sentire la nostra protesta”.
Dura anche la reazione del senatore Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in commissione Lavori Pubblici e Trasporti: “Una vicenda che inizia male e che rischia di finire decisamente peggio, quella dei collegamenti veloci tra la Sicilia e alcune delle sue isole minori: prima la Giunta Crocetta disattende gli accordi con la Ustica Lines, che interrompe temporaneamente il servizio con le Eolie e le Egadi, quindi non riesce a trovare una soluzione per gli aliscafi che collegano l’Isola a Ustica, Pantelleria, Lampedusa e Linosa”.
“Andate deserte le aste del 12 marzo e del 20 maggio, alle quali non ha preso parte alcuna compagnia di navigazione – prosegue – la situazione, con la stagione turistica già in corso, rischia di diventare oltremodo bollente, considerando che aliscafi e catamarani veloci sono i mezzi più utilizzati dai vacanzieri. Crocetta ci spieghi come intende affrontare la questione, da risolvere nelle prossime ore, e si chieda anche come mai nessun armatore consideri appetibile il bando regionale. Una risposta la suggeriamo noi – conclude – la riduzione dei contratti prevista dalla Regione non consentirebbe alle compagnie marittime di coprire i costi dei servizi, tra carburante e personale”.