Con la firma dell'atto che sancisce il passaggio dei beni alla Compagnia delle Isole, è iniziata la nuova era della Siremar. La firma del verbale segue quella della convenzione con il Ministero dei Trasporti per un valore di 55,6 milioni annui per 12 anni.
Allo scoccare della mezzanotte del 1 agosto è avvenuto lo storico passaggio da Siremar a Siremar-Compagnia delle Isole. Il primo passeggero è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in viaggio verso la Sicilia. Napolitano è giunto al terminal di Napoli il 31 luglio per imbarcarsi alla volta di Stromboli dove trascorrerà le vacanze estive, come ogni anno: si è imbarcato con la vecchia Siremar, ed è sbarcato con la nuova Siremar-Compagnia delle Isole. Ad accoglierlo il presidente della compagnia, Salvatore Lauro. "E' un evento molto importante – ha sottolineato Lauro – e prevediamo un incremento dei servizi e un miglioramento della loro qualità nei collegamenti tra le isole siciliane".
Soddisfazione è stata espressa anche da Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e isole minori della Sicilia, secondo cui a questo punto "diventa fondamentale entrare nel merito dei programmi della nuova compagnia".
"Tra le note dolenti – spiega Del Bono – c'è quella di poter incidere seriamente sulle prossime rimodulazioni degli itinerari orari. Accogliamo, quindi, con favore la proposta del coordinatore dell'Ancim Sicilia, Massimo Lo Schiavo, di istituire un tavolo tecnico di confronto sull'argomento, laddove, a nostro avviso, bisognerebbe anche prevedere una stagionalità intermedia.
Inoltre, oltre alla qualità dei servizi a bordo e all'esigenza di renderli da subito prenotabili online anche da parte dell'utente finale, concordiamo con quanto dichiarato dal presidente Lauro, ovvero di garantire la certezza del servizio eliminando la precarietà che lo ha contraddistinto negli ultimi tempi.
Diventa altresì basilare – aggiunge Del Bono – ampliare il concetto d'intermodalità, dove la vendita di eventuali biglietti integrati, comprendenti più tratte e diversi vettori, deve rappresentare il risultato finale di una pianificazione strategica dei collegamenti con le piccole isole siciliane.
Rimangono, infine da verificare alcuni aspetti ancora più delicati – insiste Del Bono – quali, quello della necessità di rinnovare gradualmente il naviglio e di comprendere quale dovrà essere il ruolo della Regione Sicilia nella compagine societaria".