Stretto Messina, investire sul territorio i soldi destinati al Ponte

I costi per la mobilità tra le due sponde dello Stretto di Messina sono inaccettabili ed è necessario investire parte dei fondi che erano stati stanziati per il ponte in infrastrutture e sconti per i residenti. E' la posizione che gli enti locali che si affacciano sullo Stretto hanno portato in un'audizione sulla mobilità nell'area. "I finanziamenti che erano stati destinati al ponte di Messina devono essere investiti sul territorio per il miglioramento delle infrastrutture", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa a cui ha fatto eco il sindaco di Messina, Renato Accorinti, che ha chiesto la "continuità territoriale come un diritto costituzionale".
Tra le varie richieste portate ai deputati ci sono state stata quella della riduzione del 50% delle tariffe per i residenti di Reggio Calabria e Messina dei traghetti ma anche sconti sugli aerei, incentivi per i mezzi veloci in servizio sullo Stretto e interventi sulle infrastrutture portuali, stradali, ferroviarie e aeroportuali. All'audizione ha partecipato anche il presidente dell'autorità portuale di Messina, Antonino De Simone, che ha indicato come priorità per il futuro dell'area "lo sviluppo di collegamenti intermodali che colleghino l'area alle reti nazionali in modo da intercettare il traffico dei diversi vettori, anche quello aeroportuale, ma – ha aggiunto – tutto dipende da scelte politiche".     
"In Sicilia – ha concluso – da una anno abbiamo costituito il distretto dei porti della Sicilia orientale che riunisce un serie di porti così che ognuno si possa specializzare e tra poco andremo uniti a Miami alla Fiera della crocieristica con il brand Sicilia e non più come singoli porti".  

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