Fino a una decina di anni fa, il servizio di linea di aliscafo che serve le isole Eolie aveva una fermata al porto di Presidiana di Cefalù. Il servizio era stato sospeso a seguito del danneggiamento del pontile di attracco degli aliscafi. Finalmente con i lavori di ristrutturazione del porto nel 2017 il porto è tornato pienamente agibile, ma il collegamento diretto tra Cefalù e le Eolie non è ancora stato ripristinato. A sollevare la questione è Italia Nostra, che rilancia e chiede al presidente Nello Musumeci e agli assessori regionali competenti “di provvedere al ripristino del collegamento prima del rinnovo elettorale degli organi amministrativi della Regione Sicilia e di assumersi la responsabilità di un atto dovuto, troppo a lungo rinviato”.
“Il collegamento fra due siti Unesco patrimonio dell’umanità così rilevanti – sottolinea il presidente nazionale Edoardo Croci – consentirebbe di creare un itinerario turistico-culturale di rilevanza naturalistica e storico-monumentale di forte interesse e attrattività, con importanti ricadute economiche per i territori interessati. Ci aspettiamo una risposta dalle autorità regionali prima delle prossime elezioni”.
“Ripristinare il collegamento con Cefalù, oltre a favorire il collegamento tra i siti dell’Unesco, consentirebbe di ampliare ed incrementare l’offerta turistica nel territorio delle Eolie rispetto al bacino di utenza della Sicilia Occidentale. Tale integrazione estenderebbe la linea già esistente con Palermo, senza peraltro sacrificare le miglia già destinate ad altre tratte”, aggiunge il presidente della sezione Isole eolie di Italia Nostra, Angelo Sidoti.
Una presa di posizione che però Federalberghi Isole Eolie giudica “inopportuna e intempestiva”. “Si tratterebbe – spiega il presidente Christian Del Bono – di una tratta che potrebbe, come di fatto avviene con le minicrociere, essere operata in regime di libero cabotaggio e per la quale non andrebbero impiegate risorse pubbliche. Appare, inoltre, inopportuna e intempestiva la richiesta del Presidente di Italia Nostra, Edoardo Croci, che si aspetta una risposta prima delle prossime elezioni. Mentre il delegato per la sezione Eolie, Angelo Sidoti, ritiene che tale integrazione consentirebbe di ampliare ed incrementare l’offerta turistica nel territorio delle Eolie senza per altro sacrificare le miglia già destinate ad altre tratte”.
Del Bono rammenta che il bando per i collegamenti marittimi integrativi della Regione Siciliana nasce con l’obiettivo di garantire un servizio alle isole minori, evidenziando come il drenaggio (inevitabile) di miglia e di risorse da altre tratte fondamentali per l’arcipelago, significherebbe impoverirne il grado di mobilità e di accessibilità per favorire mete della terra ferma non gravate dai disagi dell’insularità. Questa posizione è stata, per altro, condivisa formalmente in passato anche con altre Associazioni e Amministrazioni sin dalle fasi di consultazione pre-bando. In definitiva, Federalberghi Isole Eolie non è contraria ad un’estensione della tratta Palermo-Eolie con scalo a Cefalù purché le extra miglia impiegate non comportino un maggiore onere per la Regione Siciliana a discapito di altre tratte strategicamente più rilevanti per l’arcipelago.