“I nuovi bandi dei trasporti marittimi indetti dalla Regione sono penalizzanti per le Eolie”. Nelle sette isole dell’arcipegalo albergatori, operatori turistici, imprenditori e i politici protestano. Al Comune di Lipari si è riunita la commissione trasporti, presieduta da Fulvio Pellegrino (Lega) e dopo aver esaminato le nuove proposte i consiglieri del centrodestra e del centrosinistra hanno deciso di convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale. A Filicudi gli abitanti, con in testa Graziella Bonica, parlano di “ulteriore scippo alla mobilità eoliana. Abbiamo orari di aliscafi che non consentono, per esempio, la mobilità degli studenti che frequentano le superiori a Lipari; né un prelievo di sangue per banali esami; né l’agevole accesso agli uffici del Comune. Orari estivi che prevedono prime partenze da Filicudi alle 11 e 45 con arrivo a Lipari intorno alle 13. Occorre una ferma presa di posizione di tutti”. A Ginostra, i 40 abitanti, guidati da Gianluca Giuffrè, si sono rivolti anche al presidente della Regione Nello Musumeci.
“Abbiamo, partecipato attivamente ai tavoli di concertazione, propedeutici alla stesura della Rete integrata dei servizi pubblici di trasporto marittimo con le isole minori – spiega Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle isole di Sicilia – dove è stata finalmente recepita la necessità di una media stagione. Rimaniamo invece particolarmente dubbiosi e preoccupati sia per l’attribuzione di risorse ad alcune tratte di minore interesse, a scapito di altre, sia sugli itinerari orari che in alcuni casi risultano particolarmente penalizzanti nella bassa e media stagione. Chiediamo che la politica si attivi”.
Intanto, scontento anche a Favignana, dove il sindaco Francesco Forgione e l’assessore ai Trasporti Vito Vaccaro hanno fatto richiesta, tramite una nota ufficiale inviata all’assessore della Regione Siciliana alle Infrastrutture e alla Mobilità Marco Falcone, di una proroga degli assetti estivi dei vettori veloci (Trapani e Marsala da e per tutte le isole Egadi) fino al 15 ottobre 2021. “Richiesta che nasce – spiegano – dal notevole flusso turistico che ancora oggi si registra nelle isole Egadi”.