Via libera ai traghetti Caronte e Tourist, ma oggi ancora solo 2 navi per le Eolie

Restano due, anche per oggi, le navi traghetto (Laurana e Paolo Veronesi) di Caronte & Tourist isole minori in servizio nelle isole Eolie. La società, dopo aver ottenuto ieri dalla Procura messinese la “facoltà d’uso” delle sei navi sequestrate, deve far fronte ai tempi tecnici necessari per la piena riattivazione dei collegamenti.

Intanto, per oggi, in aggiunta a due normali collegamenti di linea, Caronte e Tourist ha disposto una corsa straordinaria della nave Laurana da Milazzo per Vulcano – Lipari – Santa Marina Salina e viceversa. La stessa nave, al rientro a Milazzo, partirà alla volta di Napoli collegando, oltre Lipari e Vulcano, anche Panarea, Ginostra e Stromboli. Per quanto concerne il completo ripristino dei collegamenti questo dovrebbe avvenire già domani, o al massimo sabato.

Il gip Maria Militello ha dunque accolto la richiesta avanzata dai legali di Caronte & Tourist isole minori. Sul provvedimento c’è stato anche il parere favorevole della Procura di Messina. Si sblocca così una situazione che stava creando forti disagi nei collegamenti marittimi con le
Eolie.

“Il provvedimento – fa sapere la compagnia di navigazione – è una risposta importante ai disagi che già le comunità delle isole minori della Sicilia non avevano mancato di denunciare con la dovuta fermezza, anche attraverso le proprie proiezioni istituzionali. Ci eravamo d’altra parte già dichiarati disponibili a un’attività siffatta e, dunque, stiamo attendendo le coordinate organizzative e amministrative per assicurare il massimo possibile del servizio, pur nelle condizioni date. Naturalmente continuiamo a ritenere che le navi poste sotto sequestro fossero alla data della gara e siano ancor più oggi, dopo gli interventi di miglioramento strutturale, perfettamente idonee a un trasporto sicuro e il più possibile confortevole delle persone a mobilità ridotta, come peraltro asseverato dalle Autorità competenti, e quindi siamo fiduciosi nell’accoglimento delle nostre ragioni, come già accaduto per casi analoghi in altre giurisdizioni regionali. Proveremo dunque a farle valere in ogni sede a ciò deputata”.

Il governatore della Sicilia Renato Schifani sottolinea che “la Regione, tramite l’assessorato alle Infrastrutture, aveva scritto al giudice per le indagini preliminari, alla Procura messinese, all’amministratore giudiziario e ai prefetti di Agrigento, Messina, Palermo e Trapani, esponendo la preoccupazione per lo  svolgimento del servizio e chiedendo di sapere se le navi sottoposte al fermo potessero essere comunque essere impiegate e in quali termini”.

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