Salerno: la Sicilia ha bisogno di infrastrutture

E sui distretti, il direttore del Dipartimento turismo ribadisce: non saranno carrozzoni

"Oggi guardiamo con molta più attenzione a quanto Roma ci sta raccontando. Per ora sembra che il taglio alle problematiche da parte del governo di professori ci sia e sia anche veloce. L'incontro con le categorie c'è stato e il ministro del Turismo Piero Gnudi ha dettato un po' l'agenda del turismo in questa cosiddetta fase due di rilancio. Ma la Sicilia ha l'esigenza di infrastrutture, innanzitutto materiali. Abbiamo bisogno di attenzione dal governo centrale sulle ferrovie, le nostre risalgono a 150 anni, ma anche sul settore stradale, autostradale e anche aeroportuale. Ma manca anche l'infrastruttura culturale che equivale alla formazione". Lo ha detto Marco Salerno, direttore generale del Dipartimento dell'assessorato regionale al Turismo al meeting internazionale "Oltre il turismo la civiltà del viaggio come mezzo di dialogo interculturale per esploratori, viaggiatori e turisti di oggi e domani" in corso a Palazzo Steri a Palermo.
Quindi Salerno si è soffermato sui distretti turistici. "Da 3/4 anni – ha spiegato – stiamo lavorando per fare una programmazione unitaria nonostante uno dei nostri grandi difetti sia la poca disponibilità tra le parti nonostante la voglia di fare e il fatto che l'Ue ci abbia offerto 13 milioni di euro nel periodo 2007/13.
Non dobbiamo fare dei distretti turistici nuovi carrozzoni e non intendiamo offrire alcun tipo di contributo per cariche e consulenze. Abbiamo voluto spingere la sinergia pubblico-privato perché territori liberamente riunitosi potessero presentare l'offerta turistica triennale basandosi su 2 elementi: la consapevolezza del proprio territorio e la capacità di identificare le istanze del territorio, capire a cosa il territorio è vocato".

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