TravelexpoIn: buyer e seller apprezzano la nuova formula

Gradimento per l’open space senza stand e per lo strumento virtuale per pianificare gli incontri

Non ha deluso le aspettative della vigilia la formula innovativa di questa terza edizione di TravelexpoIn che si è chiusa ieri mattina, domenica 29 gennaio, al San Paolo Palace di Palermo. Una formula che alla quantità ha privilegiato la qualità dei contatti, sia per quel che riguarda i buyer nazionali intervenuti che i seller selezionati a partecipare al workshop. E che è stata apprezzata, come si evince dalla parole di Davide Samperi di Sicilygate, tra i seller di questa edizione. "L'allestimento dell'open space al San Paolo Palace ha dato sia agli espositori che ai buyer una senso di unione e di apertura, uno stile adatto nel cercare di sfruttare al meglio le risorse. Il protagonista indiscusso è la professionalità e l'alto valore dei buyer entusiasti di aver potuto pianificare gli appuntamenti in largo anticipo, così da riuscire ad individuare gli interlocutori giusti centellinando il tempo per concentrarsi sui prodotti presentati dagli espositori".
Animato il confronto tra gli operatori turistici che sono intervenuti al convegno "Presente e Futuro dei distretti turistici". Marco Salerno, direttore Dipartimento Turismo dell'assessorato regionale al Turismo, ha confermato che "i fondi verranno destinati solo ai progetti immediatamente esecutivi". "Lo sforzo che stiamo facendo con il mio Dipartimento – ha chiarito Salerno – è disegnare una programmazione degli interventi sui nostri territori per i prossimi tre anni così come ci chiede l'articolo 3 della legge 10 del 2005. Uno sforzo che è lo stesso che abbiamo chiesto ai distretti per capire di cosa ha bisogno il territorio e che vogliamo inserire nella programmazione triennale regionale. Per la realizzazione compiuta dei distretti ho a disposizione 40 milioni di euro, sono già nel cassetto, 20 milioni per quest'anno e gli altri 20 per il prossimo anno. Ma questi fondi non saranno mai destinati per pagare consulenze ma solo per progetti reali".
Vincenzo Asero, docente Economia all'Università di Catania, ha invece elencato le debolezze dei distretti. "Siamo passati da una Sicilia con 9 province – ha osservato – e l'abbiamo sminuzzata in 26 rappresentazioni tante quante sono attualmente le candidature. In questo modo si attua una scomposizione eccessiva del territorio con rischi di duplicazione.  Altro elemento contestabile è il fatto che la normativa consente a più soggetti di far parte di più distretti senza tener conto che ciascuno dovrà spendersi economicamente, e non solo, per il distretto".
Per Giuseppe Cassarà, vicepresidente di Confturismo, "inizialmente i distretti dovranno assolvere alla funzione della programmazione. Ma poi dovremo andare oltre i distretti".
Apprezzamento hanno pure riscosso le idee dei nove giovani finalisti alla Vetrina dei Progetti. Tra di loro, "Tessere – Percorsi tematici che si concretizzano in esperienze di viaggi" di Giuliana Narbone e Alessia Dimaria si è aggiudicato il premio speciale attribuito da un gruppo di ricercatori del Cnr-Issm di Napoli alla memoria della collega Clara Petrillo, prematuramente scomparsa nel 2010, che l'anno prima aveva fatto parte della giuria che aveva selezionato i progetti della prima edizione de La Vetrina dei Progetti.

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