A Catania l’ex convento delle Suore Benedettine di via Madonna del Rosario dedicato a Sant’Agata è pronto a diventare uno strategico hub turistico. L’edificio settecentesco valorizzerà i beni culturali, naturali ed enogastronomici della città, gli itinerari turistici di Catania e del Val di Noto, nonché uno spazio per eventi culturali e un urban center dove pubblico e privato potranno confrontarsi sulle trasformazioni ed il futuro della città.
Il progetto per la nuova vita dell’ex convento è di studio Occhipinti Amato, linea t Studio e della engineering EUpro. Lo scorso 1° febbraio il team si è aggiudicato il concorso di progettazione indetto dal Comune di Catania, che porta nel vivo il programma “Catania Inside. Innovazione, Cultura, Turismo, Mobilità”, finanziato dal ministero delle Infrastrutture con 9,75 milioni di euro per riqualificare l’ex convento delle suore benedettine. Il progetto punta a realizzare un luogo attrattivo e a valorizzare il complesso e la sua corte. Necessario anche un importante intervento di rafforzamento e miglioramento sismico per farne una struttura strategica come richiesto dal piano di emergenza comunale.
Per le facciate si prevede il rifacimento dell’intonaco e un lavoro di restauro delle superfici di pietra. Su di esse, i progettisti hanno immaginato anche di inserire delle lamine metalliche per esaltare alcune bucature ed in particolare le imbotti dell’ingresso principale, dal quale i passanti possono intravedere la galleria botanica, un’accogliente area verde interna. Ma è la corte il fulcro delle attività, nonché luogo di socialità e di passaggio, che collega le diverse funzioni.
I progettisti hanno previsto un’organizzazione in comparti ciascuno funzionante in modo autonomo. Attorno alla corte, luogo di snodo dei percorsi e di accoglienza, si organizzano gli ambienti pubblici (caffetteria, reception/bookshop, galleria botanica, aree espositive e multimediali, servizi), semi-pubblici (sale per i workshop e le conferenze e spazi di co-working) e quelli privati (uffici amministrativi, vani tecnici e accessori).
Il progetto prevede, inoltre, l’inserimento di una grande parete multimediale composta da ledwall, videowall e schermi per proiezioni, che si estenderà per 53 metri conducendo i visitatori fino alla sala multimediale principale e all’area interattiva dedicata ai bambini. Un percorso che termina nell’area immersiva multisensoriale. Questa è immaginata – spiegano i progettisti nella relazione illustrativa – come «una straordinaria opportunità di interagire con l’ambiente circostante in modo totale ed avvolgente, permettendo di sperimentare una vasta gamma di stimoli sensoriali che vanno ben oltre la semplice vista o udito. Il collegamento al piano superiore è realizzato attraverso una scala a spirale in acciaio. Alla tecnologia i progettisti affidano un importante ruolo: “La realtà immersiva – affermano – offrirà un’esperienza multisensoriale unica, permettendo ai visitatori di immergersi completamente in mondi virtuali personalizzabili e sempre aggiornati, e dove grazie a proiezione, mapping e sound design, si daranno stimoli a livello fisico, emotivo ed intellettuale, facendo vivere emozioni indimenticabili”.