Si è insediato appena qualche giorno fa, ma Nicola Albano, 67 anni, nuovo presidente provinciale di Confindustria Alberghi, ha già le idee chiare per far decollare Agrigento. "La burocrazia dia risposte in tempi brevi – afferma il neopresidente – e noi in 24 mesi saremo in grado di uscire dalla crisi. Per ogni turista che rimane una settimana, c'è la certezza di tre posti di lavoro – dice – invece, in poco tempo, ad Agrigento, nel settore del turismo, per la prima volta, ci sono lavoratori in cassa integrazione, e non si contano più i posti di lavoro in meno".
Il primo progetto è un grande campo da golf, con annessi servizi, alloggi, attività ricreative. "Chiederò al prefetto – spiega Albano – che venga assegnato uno dei terreni confiscati alla mafia ad un consorzio degli albergatori di Confindustria". Ma non solo. Albano intende riproporre la vecchia richiesta della concessione di una spiaggia riservata agli alberghi. "Realizzeremmo uno stabilimento dove fare intrattenimento anche per la sera, con gastronomia e spettacoli per tutte le età, anche ingaggiando una compagnia stabile di teatro" è la sua idea. Ma anche il settore congressuale può rappresentare volano di sviluppo. "I congressi garantiscono attività tutto l'anno per il turismo. Il Palacongressi dovrebbe essere dato in gestione ai privati". Ma soprattutto per Albano, "bisogna cambiare mentalità. Gli albergatori non possono continuare a sperare nella Sagra del mandorlo in fiore". La crisi c'è eppure continuano ad aprire b&b e case vacanza. "E' aumentata l'offerta dei posti letto, ma – conclude Albano – contemporaneamente sono diminuiti i flussi in entrata".