Agrigento, il Comune rinuncia alla tassa di soggiorno

E il sindaco apre all’idea di un tavolo tecnico sul turismo come richiesto dagli operatori

Dopo giorni di dibattito, l'amministrazione comunale di Agrigento ha ritirato la proposta di introduzione della tassa di soggiorno. Soddisfazione è stata espressa dal Consorzio Turistico Valle dei Templi secondo cui è stato fondamentale il riconoscimento da parte del sindaco Marco Zambuto "del fatto che tale tassa sia ininfluente ai fini degli equilibri di bilancio, riconoscendo implicitamente quanto più volte affermato dalla categoria, ovvero che si tratta di una tassa di scopo utilizzabile solo a fini turistici".  
"Zambuto – si legge in una nota del Consorzio firmata dal presidente Paolo Pullara – tenendo fede a quanto promesso in occasione della riunione tenutasi con gli albergatori svoltasi il giorno 14 agosto, e dando seguito a quanto recentemente richiesto dal Consorzio, ha creato i presupposti per dar vita ad un tavolo tecnico che finalmente affronti con fattiva concretezza i molti problemi di un settore strategico quale è quello del turismo. Inoltre, altrettanto importante appare che la trattazione di questo e di altri temi relativi allo sviluppo turistico e quindi economico della città avvenga nel contesto del Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi".
Per Pullara, "il ritiro della proposta è un chiaro segnale di attenzione verso il turismo, unica industria produttiva del territorio, con l'auspicio che ciò possa trasformarsi in una reale attivazione di tutti i processi del sistema dei servizi necessari a soddisfare le aspettative degli ospiti della città, che portano finanze esterne al sistema economico agrigentino. Crediamo – conclude – di essere davanti ad un importante progresso su quel percorso virtuoso di sviluppo che vede il pubblico ed il privato camminare fianco a fianco".

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