Agrigento in ripresa: presenze a +6,37%

Positivi i dati del 2012 raccolti dal Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi

Anche grazie a un drastico calo dei prezzi delle strutture alberghiere, in alcuni casi fino a -50%, e al notevole innalzamento della qualità nell'ospitalità offerta, nel 2012 il turismo di Agrigento ha dato lievi segnali di ripresa che sembrano contrastare un trend di mercato nettamente negativo. Lo sottolinea in una nota il Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi.
Dalle statistiche relative all'anno scorso emerge che le visite alla Valle dei Templi hanno registrato una flessione dell'8,32 % rispetto al 2011, con un flusso complessivo annuale di 50.344 visitatori in meno.
Al contrario, il 2012 si è chiuso con un incremento delle presenze del 6,37%, per un totale di pernottamenti aggiuntivi pari a +24.160, rispetto al 2011, che già era stato positivo rispetto al 2010.
In particolare si è registrato un leggero incremento dei pernottamenti dei turisti provenienti da quasi tutte le regioni e ciò ha portato il numero delle presenze complessive da 378.997 nel 2011 a 403.157 del 2012.
Questo dato è il frutto sia dell'incremento degli arrivi, pari a +2,20% per un totale di 4.734 turisti in più che hanno deciso di pernottare ad Agrigento, che di una leggera crescita della permanenza media, passata da 1,76 notti a persona del 2011 a 1,83 notti a persona del 2012.
Inoltre, l'incidenza dei flussi turistici internazionali è stata pari a circa il 58%, con circa 127.475 arrivi, su un totale di 220.372. Il restante mercato italiano vede al suo interno il 18% di siciliani per un totale di 40.469 arrivi su un complessivo di 92.897 connazionali. La permanenza media vede una migliore performance nel mercato italiano che raggiunge 1,97 notti alberghiere per turista soggiornante contro 1,72 degli stranieri.
"Il merito di questo risultato va cercato sicuramente negli sforzi quotidiani degli operatori privati – spiega Gaetano Pendolino, amministratore del Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi – un grosso sacrificio realizzato soprattutto sulle spalle delle strutture alberghiere che hanno sostenuto il peso promozionale della destinazione e hanno operato anche sul miglioramento dell'offerta vincendo anche la competizione di altre destinazioni siciliane e mediterranee nonostante la pesantissima crisi economica".
Infine, va notato inoltre come nella filiera turistica il peso più importante continuano ad averlo le strutture ricettive alberghiere con circa l'88% contro poco più del 7% ai B&B e il resto ad altre strutture (residence, camping altri).

 

editore:

This website uses cookies.