Dal 1° gennaio 2010, tutti i siti archeologici e monumentali siciliani resteranno chiusi per l'intera giornata del lunedì. E’ quanto si legge in una circolare dell’assessorato regionale ai beni culturali in cui si sottolinea che “l'orario di apertura al pubblico sarà articolato dal martedì alla domenica”. “Il nuovo assetto – spiega la circolare – ha l’obiettivo di ridurre i costi, ottimizzare le risorse umane sul territorio, migliorare il rapporto costi-benefici”. Deluse le guide turistiche. Tanto che Giovanni Masaniello, presidente Guide Turistiche Associate Palermo, tramite le pagine di sicilia.travelnostop.com invita tutte le associazioni di categoria a proporre un incontro con il direttore del Dipartimento Vincenzo Emanuele e l'assessore al ramo Lino Leanza.
Intanto anche Legambiente Sicilia lancia l’allarme sullo stato di ben ventuno musei siciliani: alcuni sono chiusi da troppo tempo, altri sono in attesa di realizzazione, altri ancora si trovano in una situazione di degrado o abbandono. Tra i musei siciliani chiusi da tempo, la Gipsoteca di Caltanissetta, il Museo Alessi di Enna, Palazzo Trigona di Piazza Armerina, l'Antiquarium di Monte Jato. "I musei vivono un momento di sofferenza – sottolinea il responsabile Beni culturali di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna – ma la risposta non è la loro chiusura, ma, anzi, la loro apertura e valorizzazione. Che senso ha chiudere contemporaneamente musei a Palermo, a Siracusa, a Catania, a Enna…?". Tra le proposte lanciate da Zanna quella di istituire un "Osservatorio sul sistema museale siciliano", di una Carta dei diritti dell'utente dei musei per una migliore erogazione del servizio pubblico, la creazione di una rete di musei per una migliore fruizione".