Catania perde turisti, Federalberghi incontra Bianco

Incontro con il candidato sindaco del Pd per trovare soluzioni e rilanciare la destinazione etnea

Oggi a Catania l'occupazione media alberghiera non supera il 30% e alcune strutture rischiano la chiusura. Sul tavolo degli imputati la crisi, ormai dilagante in tutta la regione, ma soprattutto un inadeguato sistema di servizi a supporto del visitatore. E' questo il quadro del turismo etneo emerso nel corso di un incontro tra Federalberghi Catania e il candidato sindaco del Pd, Enzo Bianco a cui hanno partecipato anche Dario Pistorio, presidente Fipe Sicilia, e Giuseppe Zingale, presidente Faita Sicilia.
"Un incontro produttivo e di buon auspicio" l'ha definito il presidente Nico Torrisi. Tra le proposte degli albergatori, un riordino delle infrastrutture esistenti, come ad esempio il centro fieristico delle Ciminiere, per stimolare il mercato congressuale gravemente danneggiato; l'apertura del museo civico e di altri beni culturali ed ecclesiastici, da rendere fruibili ad orari consoni alla visita e durante le festività; il controllo della tariffazione dei taxi; il rilancio di un unico grande festival belliniano.
Sul tema, caldo, degli introiti della tassa di soggiorno, Torrisi ha chiesto "che siano ben spesi, in piani realmente orientati al turista", dopo aver specificato che la maggior parte di quelli dello scorso anno sono stati usati a sostegno delle festività agatine. Piuttosto si potrebbero utilizzare per organizzare educational mirati, ristrutturare alcuni percorsi di "Catania Vecchia", programmazione di eventi, creazione di una piattaforma social di promozione della destinazione, mappe cittadine e zone wi-fi free.
Dal canto suo, il candidato del Pd ha proposto "di mettere in mostra, nell'immediato, i gioielli della città, ossia chiese, palazzi e musei, anche sfruttando l'innovazione, e di puntare su un biglietto unico per visitarli e usare i mezzi pubblici". Durante l'incontro è emersa anche la necessità di creare "attività programmate con grande anticipo, così come è stato chiesto di rilanciare nel centro storico una movida che non sia solo una pallida imitazione di quella della Primavera catanese". "Il segreto – ha detto Bianco – sta nel trovare un punto di equilibrio tra le esigenze dei residenti e quelle dei proprietari e dei fruitori dei locali, creando regole condivise che vanno rispettate con rigore".
Il candidato sindaco ha anche proposto agli albergatori di rendersi disponibili a creare un consorzio pubblico-privato per gestire Le Ciminiere, che "potrebbe così diventare un potente motore per il turismo congressuale" mentre adesso genera soltanto sprechi e cade a pezzi".

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