Con Distretto sud est si punta a unica offerta turistica

Bufardeci: servirà da volano per l’incoming nella Sicilia orientale

“Finalmente il turismo e i beni culturali sono uniti in una proposta organica”. Lo ha detto l’assessore al Turismo Titti Bufardeci commentando la firma del protocollo d’intesa per il Distretto culturale Sud Est siciliano, dedicato ai territori che hanno avuto il riconoscimento Unesco per l’inserimento nel World Heritage list. Secondo Bufardeci, “questo progetto non serve solo a dare una visione unitaria dell’offerta turistica, ma anche a creare un sistema virtuoso tra le municipalità del territorio. E servirà a rafforzare l’incoming turistico nella Sicilia orientale offrendo un viaggio nella storia dell’umanità, dalla Necropoli di Pantalica, alla Siracusa dell’VII secolo avanti Cristo, sino ad arrivare agli splendori del barocco siciliano”. Quindi, il vicepresidente della Regione ha aperto le porte del Distretto ai comuni che sino ad oggi non ne hanno preso parte: “la sottoscrizione del protocollo non significa che ci sia un ostacolo per le adesioni di altre istituzioni territoriali della Sicilia orientale. Quello di oggi è un primo significativo passo avanti. Ma credo che realtà culturali e turistiche come Acireale e Caltagirone debbano far parte di questa logica di sistema. Oggi ci siamo incontrati con i sottoscrittori del progetto originario, ma è chiaro che ogni nuova adesione è auspicata oltre che ben accetta”. Un modo per rispondere alle dichiarazioni di scontento rilasciate ieri dal sindaco di Acireale Nino Garozzo. Il prossimo passo è la costituzione di un tavolo tecnico permanente.
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