Dagli interventi in promozione e accoglienza agli eventi e grandi manifestazioni passando per la classificazione delle strutture ricettive. Sono queste le priorità del Dipartimento Turismo per il 2019. A delineare i principali interventi è stata Lucia Di Fatta, dirigente generale del Dipartimento Turismo, a conclusione del suo intervento nel corso dell’incontro “Sicilia, Il Paradiso in Terra”, che si è svolto a dicembre a Palermo.
La prima priorità riguarda interventi in promozione e accoglienza.
“Nel corso del triennio 2019-2021 – ha annunciato Di Fatta – il Dipartimento regionale per il Turismo implementerà una serie di iniziative volte a facilitare un approccio coordinato di comunicazione del brand Sicilia come “marchio ombrello” delle singole destinazioni e dei prodotti (non solo turistici). In particolare, il Dipartimento intende farsi promotore di un’azione di coordinamento che coinvolga tutti gli assessorati – in particolare Attività Produttive, Agricoltura, Beni Culturali, Territorio e ambiente – al fine di definire un approccio comune nelle iniziative di comunicazione (soprattutto all’estero), a partire dagli strumenti di identità visiva.
Il secondo intento del Dipartimento è attuare campagne promozionali efficienti (cioè avere il massimo reach con il budget disponibile) e con contenuti creativi in grado di evidenziare gli elementi che permettano di distinguere la Sicilia dai suoi competitor. Perché questo avvenga è necessario superare l’attuale approccio basato su un modello di intervento frammentato in progetti diversi gestiti a vario titolo da differenti soggetti.
La linea di intervento prevede: la definizione di linee guida che definiscano processi e criteri comuni per acquistare e gestire servizi di comunicazione coerenti con gli obiettivi strategici e con una visione di comunicazione e immagine coordinata oltre che rafforzare la digitalizzazione dei servizi di promozione e commercializzazione.
Inoltre, il Dipartimento sta studiando una proposta in cui gli Uffici del Turismo (uffici informazione) si configurerebbero come Associazioni o altre forme giuridiche compatibili con lo svolgimento di attività con finalità pubbliche e prive di lucro. Le associazioni sarebbero libere di cercare le fonti finanziarie più consone; è prevedibile che i comuni si assumano buona parte dell’onere devolvendo una parte della tassa di soggiorno e chiedendo la collaborazione ad altri enti che storicamente svolgono funzioni simili (ad esempio gli Enti Parco). Alla Regione spetterebbe un ruolo di coordinamento fissando standard di servizio e incentivando l’adozione di tali standard tramite il finanziamento di progetti speciali (quindi, non la spesa corrente). Ai Servizi Turistici Regionali (STR) spetterebbe il compito di sorvegliare il rispetto degli standard”.
La seconda priorità riguarda la politica per il supporto agli eventi con finalità turistiche.
“Attualmente – ha spiegato Di Fatta – l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana sostiene manifestazioni ed eventi artistici, folkloristici e sportivi, di iniziativa pubblica e privata, di riconosciuto valore e grande capacità di richiamo ed intrattenimento turistico, secondo le linee tracciate dall’articolo dell’art. 39 della Legge Regionale del 2/2002. Il primo comma della Legge stabilisce che l’Assessore regionale per il Turismo adotti con proprio decreto il Calendario ufficiale delle manifestazioni ed eventi di grande richiamo turistico.
Nel 2019 saranno definiti i criteri di selezione coerenti ed oggettivi, da integrare a quelli previsti dalla circolare regionale n. 15043 del 12 giugno 2015, quali ad esempio, copertura mediatica, impatto economico attivato dalla spesa turistica, immagine turistica, diversificazione/arricchimento dell’offerta turistica.
La terza priorità riguarda l’integrazione tra turismo e filiere artistiche, in particolare cineturismo e spettacoli dal vivo che contribuiscono al rafforzamento del brand Sicilia in un’ottica di diversificazione dell’immagine.
Infine, la quarta priorità riguarda la tutela del turista.
“Infine – ha concluso – intendiamo aprire un tavolo di discussione sulle professioni turistiche per discutere proposte di equilibrio tra normativo della concorrenza, tutela della qualità e normative europee in tema di servizi”.