Enna, a Pasqua più turisti che nel resto dell’isola

I dati del I report dell’Osservatorio sul Turismo della Camera di Commercio

Sorpresa: a Pasqua il tasso di occupazione delle camere nella provincia di Enna si attesta al 54,7% contro il 48,3% della Sicilia. E’ questo il dato che risalta maggiormente analizzando i dati del 1° Report dell’Osservatorio Turistico della Provincia di Enna, istituito di recente dalla Camera di Commercio di concerto con l’Isnart. Secondo l’Osservatorio, la Pasqua alta può aver influito la scelta dei turisti che invece delle località di mare hanno preferito una vacanza culturale nell’entroterra. Del resto, il turismo della provincia di Enna è soprattutto culturale (80%), con il polo attrattivo costituito dalla villa romana di Piazza Armerina, segue il turismo d’affari (45%) e quindi quello gastronomico (29%), più di nicchia.
La domanda turistica del periodo è composta in prevalenza da italiani, che rappresentano il 61% del totale, in linea con la media regionale. Gli italiani si sono rivolti per il 72% alla rete alberghiera mentre gli stranieri hanno optato maggiormente per l’extralberghiero, in particolare per B&B (46%) e agriturismo (35%). I principali mercati stranieri sono Germania (31%), Francia (31%) e Regno Unito (28%) e Stati Uniti (17%). Il turismo leisure è risultato prevalente (82%) rispetto al target business che si attesta sul 18%. Se la motivazione è la vacanza, prevalgono coppie (57%) e famiglie (21%) mentre se il soggiorno è per affari si tratta di turisti individuali. Infine, la permanenza media dei turisti è stata di 2,5 notti.
Tra le ricette per rilanciare il turismo in provincia, Liborio Gulino, presidente della Camera di Commercio di Enna, punta a sviluppare maggiormente la rete internet per veicolare l’offerta del territorio mentre nel lungo periodo l’obiettivo è trasformare il territorio provinciale da tappa per escursioni e/o tappa di tour in Sicilia a luogo di soggiorno e punto di partenza per altre aree.
“I dati elaborati dall’Osservatorio – conclude Gulino – impongono la necessità di creare una ‘cabina di regia provinciale sul turismo’ che da una attenta analisi degli elementi di forza e di debolezza del territorio, metta insieme le varie iniziative promosse o in corso di realizzazione nonché i vari tentativi di valorizzazione e fruizione del territorio e dell’offerta turistica in un unico progetto strategico di tutto il patrimonio esistente”.
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