C'è fermento nelle Eolie per una possibile introduzione della tassa di soggiorno. Secondo quanto riporta l'Ansa, il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha deliberato in giunta l'applicazione della tassa di soggiorno per i turisti che alloggeranno in albergo o residence nelle Eolie: la quota è connessa al tipo di struttura dove alloggeranno. Si parte dai 50 centesimi a notte, per gli alberghi a una stella, all'euro per quelli a due stelle, a 2.50 per i 'tre stelle', fino a un massimo di 3 euro per gli alberghi a quattro o cinque stelle. Il provvedimento, prima di entrare in vigore, dovrà essere comunque approvato dal consiglio comunale.
Ma per Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori della Sicilia "non c'è stata nessuna delibera di giunta sulla tassa di soggiorno. Semplicemente una legittima, seppur ampiamente contestata, proposta del sindaco di Lipari, Mariano Bruno".
"Non entriamo, pertanto, nel merito delle tariffazioni né delle eventuali modalità di applicazione e utilizzo della tassa proposte dal sindaco Bruno – spiega Del Bono – riteniamo, infatti, che laddove la tassa dovesse mai essere portata in consiglio comunale, queste debbano essere oggetto di discussione e concertazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio. Si continui, invece, a lavorare nella direzione della tassa di sbarco, soluzione più equa e sicuramente meno impattante per quanti decidono di trascorrere le proprie vacanze nelle isole minori".
Intanto, grazie ai ticket pagati dai turisti, le Eolie hanno a disposizione circa 150 mila euro per la sistemazione di strade, infrastrutture e per l'illuminazione del porto di Panarea. Le spese sono state disposte dal sindaco Bruno in qualutrò di commissario per l'emergenza. Nel corso della stagione estiva, il Comune di Lipari ha incassato circa 500 mila euro dai ticket turistici.