E' bufera sulla nomina di Carmelo Arcoraci come consulente dell'assessorato regionale al Turismo che fino al 19 ottobre dovrà occuparsi di "Promozione turistica del territorio, problematiche inerenti le pro-loco, problematiche inerenti le attività concertistiche e bandistiche".
Prima della riduzione dei componenti degli uffici di diretta collaborazione, infatti, Arcoraci era un funzionario esterno inquadrato all'ufficio di gabinetto dell'assessore al Turismo Daniele Tranchida.
Ma, come riporta Live Sicilia, l'assessore al Turismo del Comune di Palermo, Stefano Santoro, non ci sta e per "verificare la sussistenza di eventuali violazioni delle leggi vigenti, nonché l'eventuale configurazione dei reati di danno erariale e abuso d'ufficio", ha presentato un esposto alla Corte dei Conti.
Quando era scoppiato il caso, qualche giorno fa, gli uffici regionali avevano diramato una nota a sostegno delle mansioni espletate da Arcoraci, il quale "ha attivato i passaggi necessari per consentire una più efficace e fattiva collaborazione fra Proloco e servizi turistici e distretti turistici regionali". Nota che aveva scatenato ancor di più l'ira di Santoro: "Ma a quale collaborazione si riferiscono? I distretti turistici non sono mai partiti, manca una firma dell'assessore che blocca 24 milioni di euro. C'è un intero settore in ginocchio, quel poco che è stato fatto è sempre stato rivolto verso la Sicilia orientale, gli operatori del settore subiscono una crisi senza pari e dalla Regione si nominano consulenze per consentire collaborazioni tra le Proloco e degli enti che tutt'ora non esistono. L'assessore Tranchida fa fare alla Sicilia una pessima figura – accusa ancora Santoro – basti pensare che alla riunione svoltasi la scorsa settimana a Roma, al ministero del Turismo non conoscevano nemmeno il suo nome, non sapevano neanche che faccia avesse".