"Negli arcipelaghi siciliani si sta rischiando una debacle turistica". A lanciare l'ennesimo grido d'allarme è ancora una volta il presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia, Christian Del Bono. "La crisi libica ha falciato le speranze di una, sia pur lenta, ripresa dell'economia turistica siciliana e le piccole isole – ha detto – ne sono state investite particolarmente. Le 14 isole rappresentano un patrimonio di risorse culturali e naturalistiche di primaria importanza, ma sono caratterizzate da ecosistemi fragili ed economicamente poco strutturati. Non sono pertanto in grado di sopportare – ha osservato Del Bono – fenomeni quali la tardiva gestione del flusso di migranti a Lampedusa o la perdurante chiusura dell'aeroporto di Trapani Birgi. Né sono in grado, di reggere la folle gestione del processo di liberalizzazione dei collegamenti marittimi così come ci è stata imposta sino ad oggi dal governo.
Ad oltre due ani dalla scadenza dei termini imposti dall'Ue per la liberalizzazione dei servizi di collegamento marittimo, il governo italiano tra una proroga e l'altra non è ancora riuscito ad affidare il servizio, sottoponendo le isole ad un lungo, doloroso e costoso calvario.
Attendiamo – conclude Del Bono – che il ministro dei Trasporti Altero Matteoli convochi, di concerto con la Regione Sicilia, al più presto le parti coinvolte e dia un colpo di spugna ai dubbi che da troppo tempo ci affliggono creando i presupposti per un immediato ripristino della normalità e delle condizioni a garanzia del futuro dei collegamenti marittimi delle isole minori siciliane".