Le navi da crociera si fermano a Messina, che ha ben poco da offrire ai visitatori rispetto alla bellezza paesaggistica di un territorio ricco di storia, arte e cultura come quello di Milazzo. Un argomento dal quale si è sviluppato il convegno "Crocierismo e sviluppo economico e turistico del porto di Milazzo" coordinato dal consigliere comunale Carmelo Formica, primo firmatario della mozione per il crocierismo stabile nella città. In teoria, anche il presidente dell'Autorità portuale Dario Lo Bosco condivide la possibilità di far arrivare a Milazzo le navi da crociera, ma poi in realtà sono le grandi compagnie di navigazione a scegliere Messina in quanto capoluogo di provincia, peraltro vicina a Taormina, come ha fatto notare Cristiana Laurà, responsabile del settore Affari istituzionali, Promozione e relazioni esterne dell'Autorità portuale di Messina-Milazzo. L'unico problema è legato ai fondali ma potrà essere risolto con il dragaggio che dovrebbe partire a breve.
Al convegno è intervenuto anche l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, che si è detto assolutamente contrario a uno ‘sterile dualismo tra Messina e Milazzo'. "Piuttosto bisogna mettere insieme energie e risorse comuni – ha detto Tranchida – per pensare ad una promo-programmazione, con la consapevolezza che un sistema crocieristico non porta subito ricchezza, ma si costruisce col tempo. Le ricadute economiche sul territorio sono importanti, facendo leva però non solo sullo shopping e sulla ristorazione veloce, ma anche sull'aspetto escursionistico e sul valore simbolico di una Sicilia intesa come luogo dell'anima".