Mirto: in Sicilia cresce spesa ma si riduce permanenza media

Buon andamento per le presenze straniere in Sicilia che si attestano al 5%

"I dati del 2010/11 sul turismo siciliano sono abbastanza positivi. Ovviamente quello più significativo riguarda la permanenza media che si riduce a fronte però di una spesa media giornaliera più elevata". Lo ha detto Anna Pia Mirto, dirigente Istat Sicilia, nella video-intervista rilasciata a sicilia.travelnostop.com in occasione del Meeting del Turismo euro mediterraneo.
Presentando  uno studio sulle statistiche del turismo in Sicilia, durante la tavola rotonda "Ricrescere con il turismo" che ha concluso i lavori della prima giornata del Meeting del Turismo Euro Mediterraneo, Mirto aveva tracciato un quadro della situazione generale siciliana anche in rapporto a quella nazionale.
"Per posti letto e permanenza media – aveva sottolineato durante la tavola rotonda – la Sicilia si trova in una posizione penalizzante rispetto alle altre regioni d'Italia. Conta 39 posti letto per 1000 abitanti mentre la permanenza media si ferma a 3,3 notti in netta riduzione anche negli ultimi anni. Più positivi i dati che riguardano le presenze straniere in Sicilia che si attestano al 5%. Inoltre l'Isola continua a restare molto gettonata per i viaggi di vacanze nel periodo estivo anche se contestualmente cresce il numero di viaggi di lavoro. Per quel che riguarda l'indagine della Banca d'Italia, nel 2011 tre regioni hanno generato l'80% del saldo della bilancia dei pagamenti mentre la Sicilia non raggiunge i 500 milioni di euro. Inoltre, c'è un altro dato da sottolineare: Palermo raggiunge un giudizio positivo non tanto con gli utilizzatori del pacchetto all inclusive ma anche con le persone non pernottanti. E per Taormina l'apprezzamento è superiore anche a Venezia. Infine, – aveva concluso – in attesa dei dati ufficiali sull'indagine Istat dedicata all'agriturismo, in Sicilia si rileva una crescita del 5%". 
Anche oggi chi vuole intervenire può inviare un commento o un'opinione. Domani sarà la volta della video-intervista di Adam Asmundo, responsabile analisi economiche Fondazione Res.

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