Nasce il registro dei borghi marinari siciliani

Tonnare, opifici per la lavorazione del pesce, attrezzi delle marinerie ma anche riti, feste e tradizioni del mare siciliano sono stati raccolti nel
Reimar, il registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari.

Dopo il Registro delle eredità immateriali della Sicilia (Reis), con cui la Regione Siciliana ha catalogato espressioni dei saperi dell’Isola, arriva dunque il Reimar: uno strumento fondamentale per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio, materiale e non, legato alla storia delle comunità costiere siciliane. Il Registro, presente sull’omonimo portale on line, remair.it, è articolato in 6 sezioni integrate: borghi marinari; saperi del mare; celebrazioni rituali; espressioni tradizionali e spazi culturali; tonnare fisse, costruzioni e manufatti tradizionali; musei del mare.

Ne fanno già parte le borgate marinare di Aci Trezza e di Acireale, Bonagia, Castellammare del Golfo, Cefalù, Favignana, Isola delle Femmine, Lipari, Marinella di Selinunte, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero, Riposto e Torre Archirafi, San Vito Lo Capo, Santa Flavia, Sciacca e Sferracavallo. Ma si tratta solo di una prima catalogazione. Il portale permette l’ingresso di altre realtà marinare. Le istanze verranno selezionate da una commissione nominata dal Dipartimento regionale della Pesca Mediterranea e presieduta da Franco Andaloro. Le istanze di iscrizione possono provenire direttamente dai detentori di tradizioni e saperi orali (quali individui, comunità e gruppi) o, a seconda del caso, dai singoli Comuni. Sarà poi la commissione di valutazione nominata dal dipartimento regionale ad analizzare a documentazione e pronunciarsi sull’iscrizione del borgo candidato.

L’idea dell’assessorato della Pesca mediterranea è mettere assieme il lavoro di più dipartimenti regionali per fare rete e far sì che nei borghi marinari si possa creare non solo nuova imprenditorialità turistica, ma anche un circuito che coinvolgerà pure le eccellenze enogastronomiche. Lo scopo finale è arrivare alla certificazione dei “Borghi marinari di Sicilia”.

Il portale telematico (www.reimar.it) “permette di creare sviluppo e turismo e evocare miti e tradizioni dei pescatori isolani raccogliendo antichi saperi e mestieri che possono essere tramandati alle nuove generazioni” dice Luca Sammartino, assessore regionale alla Pesca Mediterranea. “Grazie all’innovazione tecnologica si realizza un ponte culturale. Nei racconti epici dei nostri pescatori troviamo le vie e le borgate che così si propongono per la fruizione. L’auspicio è valorizzare ogni borgo marinaro della nostra regione, metterlo in rete e creare un circuito culturale di tradizioni e saperi” conclude l’assessore.

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