Pochi italiani a Ragusa, per fortuna ci sono gli stranieri

E si pensa a consorzio di operatori a cui destinare gli introiti della tassa di soggiorno

Vacanze mordi e fuggi ma anche last minute con una buona presenza di turisti stranieri mentre si fa sentire la mancanza delle famiglie e dei gruppi organizzati provenienti dall'Italia. Ecco il quadro della Ragusa turistica di fine luglio. "È un momento difficile – dice Luciano Giannone, presidente del sindacato provinciale Taxi aderente a Confcommercio Ragusa – in linea con la situazione economia in molti paesi d'Europa. Il periodo delle ferie si è notevolmente ridimensionato e la presenza di vacanzieri italiani, in questo scorcio d'estate, è molto bassa".
Una testimonianza sull'andamento di questo prima parte della stagione arriva da Andrea Galli, direttore dell'Antica Badia Relais Hotel: "Dal 2011 al 2013 abbiamo registrato un calo del 50% di presenze di turisti italiani mentre la percentuale dei turisti stranieri è aumentata del 230%. La tipologia del nostro ospite, in una struttura a 5 stelle, è totalmente diversa rispetto alle altre realtà. I nostri turisti, del nord Europa e della Russia, amano molto le città d'arte e il divertimento".
Sul piano dell'offerta, Galli si aspetta dall'amministrazione comunale collegamenti più efficienti tra Ragusa superiore e Ibla e cartine turistiche multilingue.
E tra gli operatori si fa strada l'idea di destinare le somme ricavate dalla tassa di soggiorno ad un consorzio che possa raggruppare tutti gli operatori turistici della città. "È una proposta fattibile – spiega Giovanni Occhipinti, vice presidente di Federalberghi Ragusa – l'unica percorribile come hanno fatto in altre realtà della provincia. Ad oggi la situazione economica difficile incide e di molto sulle vacanze degli italiani nonostante le buone promozioni e le offerte in alcune strutture ricettive. L'unica nota positiva la buona presenza di stranieri in alcune realtà come il Club Med e l'operatività dell'aeroporto di Comiso.  

 

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