Il caos attorno agli spettacoli del Circuito del Mito ha contraddistinto questa stagione estiva. Gli organizzatori si sono trovati all'improvviso a dover fronteggiare eventi cancellati o sospesi con un grave danno di immagine per le stesse manifestazioni e per i turisti e nonostante le delucidazioni offerte dall'assessorato regionale al Turismo a inizio agosto. In questo senso, pubblichiamo oggi lo sfogo di Angelo Butera, direttore artistico del Castelbuono Jazz Festival, emblematico dello stato di malessere e di disagio determinato dalla sospensione degli spettacoli tra gli organizzatori.
"C'è che da la colpa alla Regione, chi al Comune, chi alla Corte dei Conti, chi ai funzionari, chi al patto di stabilità. La verità – sostiene Butera – è che tutta una serie di circostanze negative stanno lasciando l'estate isolana senza eventi. La cosa positiva in tutto ciò però c'è. Finalmente, soprattutto la parte politica, si sta rendendo conto di quanto un festival, un evento, una mostra, una rappresentazione teatrale non sia fine a se stessa ma crei un indotto lavorativo notevole.
Io parlo per Castelbuono Jazz Festival – continua Butera – in questo delizioso centro nel cuore delle Madonie è tutto prenotato da mesi (alberghi, case vacanza bed and breakfast) e quindi di conseguenza anche ristoranti, bar e quant'altro che per quel periodo lavorano con utenza che viene da fuori e non con quella abituale castelbuonese. Un esempio per tutti il mio amico Giuseppe, proprietario del ristorante al Castello che per i giorni del festival assume del personale extra per poter far fronte alla grossa affluenza. Quando salta o viene spostato un concerto o un festival ci sono tecnici, trasportatori, musicisti, agenzie di viaggio, alberghi, autonoleggi, tipografie che perdono lavoro e le agenzie di produzione costrette a pagare penali molto onerose e a perdere centinaia di euro di biglietti aerei. E tutto questo non è uno scherzo. In questo settore c'è chi non riesce a pagare le bollette, non è affatto ricco, non mangia in ristoranti di lusso e forse possiede solo una panda di seconda mano. E a coloro che dicono che si può fare pagare il biglietto senza attingere da soldi pubblici rispondo che nelle manifestazioni organizzate dalla Regione non è possibile fare pagare perché sono manifestazioni per l'incremento turistico. Sicuramente nel settore della cultura, dello spettacolo, dell'intrattenimento, ci sono dei cialtroni e siamo i primi noi a prenderne le distanze, ma bisogna rispettare quelli che questo lavoro lo fanno seriamente, professionalmente dando grossi risultati e mettendo la propria competenza al servizio del turista che viene in Sicilia. Altrimenti – aggiunge – smettiamola di usare quella frase che ormai è diventata un luogo comune, ‘La Sicilia deve vivere di turismo'.
Castelbuono Jazz Festival non salta, non chiude ma è semplicemente spostato di qualche giorno e quindi sarà nostra cura comunicare tempestivamente e con tutti i media possibili, la data d'inizio del festival per far si che il nostro affezionato, fedele e numeroso pubblico possa riorganizzarsi per tornare a Castelbuono. Quello che chiedo a tutti coloro da cui dipende tutto ciò è di accelerare l'iter burocratico necessario. Mi auguro per il futuro – conclude – che l'assessorato al turismo possa programmare i progetti estivi entro la fine del mese di febbraio con la pianificazione pubblicitaria necessaria".