Sicilia meta balneare: 84% hotel è sulla costa

Indagine dell’Otie presentata al convegno sul demanio marittimo promossa da Confesercenti Sicilia

A discapito delle politiche di promozione che tendono ad imporre un'immagine culturale della Sicilia, l'Isola ancora oggi è percepita come destinazione balneare, soprattutto dagli italiani. Lo rivela la ricerca dell'Otie presentata stamattina a Palermo nel corso del convegno "Il demanio marittimo e le imprese turistiche: una risorsa da valorizzare" organizzato da Confesercenti Sicilia.
Dall'indagine emerge che è nei comuni costieri che si concentra la quasi totalità delle presenze dell'Isola (13.904.458 nel 2011, ovvero il 94% del totale regionale). Lungo la costa si affacciano 122 comuni, il 31% di quelli della regione. Complessivamente sono 992 i km balneabili su 1.483 totali. La ricerca sottolinea poi l'importanza del ruolo ricoperto dalle imprese che costituiscono dei punti di appoggio per i turisti che fruiscono della risorsa mare, tanto più se si considera che l'84% delle strutture alberghiere siciliane è distribuito lungo la costa e che di essi solo il 20% è dotato di spiaggia privata. Questo vuol dire che il ruolo degli stabilimenti balneari riveste una maggiore importanza all'interno del comparto turistico ricettivo.
L'indagine ha anche identificato alcune zone a vocazione balneare in cui sono individuati i ‘comuni centroidi' piuttosto che singole realtà comunali. Si tratta dei poli Taormina-Giardini Naxos; Cefalù; Sciacca, polo nord orientale Gioiosa Marea e Capo D'Orlando; polo costa sud-orientale (Noto e Pozzallo). Unica eccezione è costituita da San Vito Lo Capo che appare come una realtà isolata e non come un vero e proprio polo. E se registra le migliori performance nel comparto, resta isolata dal resto della costa siciliana probabilmente perché delimitata da un lato dalla Riserva dello Zingaro e dall'altro dalla Riserva di Monte Cofano.

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