Siracusa, albergatori e associazioni: no a tassa soggiorno

Ma se Comune deciderà di applicarla chiesto di rispettare alcuni paletti

No alla tassa di soggiorno. Le associazioni di categoria e strutture ricettive di Siracusa oggi in conferenza stampa hanno ribadito la loro contrarietà. "La tassa – si legge in un documento condiviso – crea un ulteriore deficit competitivo ad un territorio già penalizzato dalla mancanza di servizi rivolti al settore turistico (tra l'altro negli ultimi anni si è avuto una diminuzione delle presenze). Le risorse previste dalla tassa, a nostro avviso, dovrebbero essere recuperate da ulteriori tagli e risparmi della spesa corrente compresi i costi della politica".
Ma se il consiglio comunale deciderà di introdurrà la tassa di soggiorno, le associazioni chiedono  "che nel regolamento sia chiaro e inequivocabile che questa tassa venga finalizzata in maniera specifica a soddisfare esclusivamente le esigenze del comparto turistico e che queste risorse non vengano utilizzate per coprire buchi di bilancio; venga istituita una commissione speciale (alla quale prendano parte anche gli operatori), così come previsto dalla normativa, per formulare delle proposte concrete su come impegnare tali risorse; venga considerata la tariffa proposta dalla giunta massimo al 50% (come per la bassa stagione), per tutto l'anno; e infine che la tassa non sia applicata sui contratti già stipulati per il 2012 e 2013".
Dal canto loro, albergatori e associazioni di categoria si dicono pronti a "collaborare con le istituzioni locali, condividere o proporre soluzioni nell'interesse generale della città, evitando di arrivare a scontri o strumentalizzazioni politiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi delle imprese che rappresentiamo".

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