Cefalù non ha ancora sciolto la riserva sulla tassa di soggiorno. Neppure l'ultimo consiglio comunale ha rappresentato la giusta occasione per discutere dell'imposta inserita anche nella finanziaria regionale e che dovrebbe entrare in vigore dal 1° giugno 2012. Per ben due volte nella stessa seduta, il consiglio ha fatto slittare la discussione, rimandandole poi definitivamente alla prossima riunione.
Del resto si sa, il consiglio comunale è diviso sull'argomento. Da un lato c'è Vincenzo Liberto che sostiene le richieste degli imprenditori alberghieri. In qualità di presidente della Commissione Turismo ha infatti incontrato gli operatori e vagliato il problema. Alla fine la commissione ha esitato negativamente la proposta in quanto principalmente andava a colpire una categoria già abbastanza in difficoltà.
Il consigliere comunale Francesco Calabrese invece vede l'altra faccia della medaglia. "Sono convinto – ha dichiarato a Cefalùnews – che un notevole contributo al rilancio dell'immagine di Cefalù possa provenire proprio dall'introduzione della tassa di soggiorno che, assumendo i caratteri del tributo di scopo, consentirebbe un costante reinvestimento del relativo gettito in favore di un turismo ecosostenibile, rispettoso e volano di reale sviluppo per la città e per i suoi cittadini".