Tassa soggiorno, Ragusa la prossima? Confesercenti dice no

Occhipinti vuole proporre al sindaco di premiare il turista che sceglie il territorio ibleo

Dopo Catania sembra proprio che sarà Ragusa la prossima città siciliana ad introdurre la tassa di soggiorno. Un balzello che l'amministrazione giustifica con la necessità di fondi per la promozione e la gestione del turismo nel territorio. E infatti, l'assessore al Bilancio Maria Teresa Tumino ha voluto più volte precisare che si tratterà di una tassa di scopo e cioè finalizzata solo ed unicamente alle esigenze turistiche. Previsto un gettito di circa 500-600 mila euro all'anno per la sola Ragusa.
E qualche settimana fa, anche Rosario Dibennardo, presidente di Federalberghi Ragusa, aveva confermato la disponibilità della categoria nei confronti di questa tassa a patto che la stessa servisse a far crescere il settore.
Ora però arriva il no deciso di Giuseppe Occhipinti, presidente di Confesercenti Ragusa. "E' un inutile balzello che rischia di allontanare ancor di più i turisti". La sua posizione è perfettamente in linea con quella della Confesercenti regionale che contesta l'ipotesi di tassare i turisti solo perché scelgono una località turistica piuttosto che un'altra. "Piuttosto che una tassa, proponiamo un premio al turista che sceglie il nostro territorio per le sue vacanze. Un premio che si traduce in maggiori servizi e in attività che possano migliorare l'ospitalità. Chiederò un incontro con il sindaco Nello Dipasquale, per presentare la nostra proposta in merito, ovvero promuovere piuttosto che tassare il turista che sceglie i nostri luoghi".

editore:

This website uses cookies.