Anche quest’estate la Sicilia si candida tra le destinazioni di punta. E le Eolie sembrano giocare un ruolo da protagoniste. “Rispetto allo scorso anno – dice Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia su repubblica.it – abbiamo registrato una crescita del 5% a maggio e del 10% a giugno grazie soprattutto alla presenza di turisti stranieri. Il trend di luglio e agosto, quando a scegliere le isole sono soprattutto gli italiani, è in aumento del 5%, complice una crisi da cui il Paese non è uscito del tutto”.
A scegliere le Eolie sono in particolare francesi e tedeschi. “Fanno turismo organizzato – spiega Del Bono – e muovono grandi numeri”. Sul fronte della clientela individuale la parte del leone spetta agli inglesi, seguiti da austriaci e svizzeri. “Negli ultimi anni abbiamo assistito anche a un nuovo fenomeno, il turismo di ritorno, emigrati, talvolta anche di seconda e terza generazione, soprattutto australiani e americani, che decidono di visitare i luoghi in cui sono nati i loro avi”. Più sporadica, invece, la presenza di russi. “E’ una domanda di lusso che non siamo ancora attrezzati a fornire” dice il presidente di Federalberghi Isole Eolie, per il quale chi sceglie l’arcipelago eoliano è soprattutto “un turista colto, che apprezza non solo il mare ma anche i villaggi preistorici, i vulcani, i siti Unesco, l’immenso patrimonio culturale su cui le Eolie possono contare”.
La permanenza media è di 3,5 giorni. “Negli ultimi tempi si è abbassata – ammette Del Bono – principalmente per due ragioni. Innanzitutto perché sono cambiate le abitudini dei viaggiatori, che durante l’anno si concedono short break, e poi perché di frequente le Eolie sono la tappa di un tour con soste in altre zone della Sicilia”.