Cambiare rotta a Catania si può. Almeno in campo turistico. Ne è convinto il senatore Enzo Bianco, protagonista di un'itinerante e provocatoria conferenza stampa all'aperto, alla guida di una delegazione di esponenti del Pd comunale, per mostrare le carenze turistiche della città e lanciare idee e proposte. "Oggi i turisti arrivano solo due mesi l'anno – ha detto – mentre abbiamo un'offerta turistica potenziale per almeno sei o sette mesi l'anno. In più in dieci anni, fra il 2000 e il 2010, la permanenza media negli alberghi è scesa da tre giorni e mezzo a due giorni e mezzo. E ancora la città non offre alcuna assistenza al turista. Alla Stazione e al porto non c'é un info-point e l'Ufficio del turismo di via Vittorio Emanuele non è ben segnalato ed è difficilissimo da raggiungere".
Tra le prime azioni, Bianco propone "una Catania-Card, come in tutte le città europee per entrare nei musei e usare i mezzi pubblici; un coordinamento degli orari per l'apertura dei negozi; valorizzazione dell'attrattiva principale che è l'Etna, la realizzazione di un grande museo dell'Etna multidisciplinare in collaborazione con l'Università, con l'Istituto di vulcanologia e con la Provincia". "Nel contempo – ha concluso il senatore – si punti sulla sicurezza: uno scippo a un turista colpisce due volte la città. Chiedo dunque al nuovo prefetto, Francesca Cannizzo, di fare in modo che nei percorsi turistici sia garantita la sicurezza". Critiche, infine, alla tassa di soggiorno: "è un balzello che non ha senso – ha osservato Bianco – se facciamo pagare una tassa dobbiamo offrire un servizio adeguato al turista".