Marzo con segno positivo per gli aeroporti di Pisa e Firenze

Crescita nel mese di marzo per gli aeroporti di Pisa e Firenze. I due aeroporti toscani, che nel 2014 hanno rappresentato il quarto polo aeroportuale in Italia con circa 7 milioni di passeggeri, hanno chiuso il mese di marzo 2015 con un incremento del 14,2% rispetto allo stesso mese dell’anno passato e del 14,7% rispetto ai primi 3 mesi del 2014.

Tassi di crescita superiori a quelli registrati dal sistema aeroportuale italiano che ha chiuso il mese di marzo 2015 con un +5,7%1 ed il primo trimestre dell’anno in crescita del 5,8%2.
Dopo i mesi record di gennaio e febbraio, l’aeroporto Galilei di Pisa chiude il I trimestre 2015 col miglior marzo di sempre: 306.755 passeggeri transitati, in aumento del 17,4% rispetto allo stesso mese del 2014.

Conseguentemente, con 811.913 passeggeri transitati nel periodo 1° gennaio – 31 marzo 2015, l’aeroporto di Pisa ha stabilito il nuovo record di traffico per il I trimestre dell’anno. L’incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 è stato del +16,4%. Il risultato positivo è stato sostenuto dall’andamento del fattore di carico medio dei voli di linea (Load Factor3) che al 31 marzo 2015 si è attestato al 76,83%, in aumento del 4% i rispetto a quello dello stesso periodo 2014 (72,93%).

L’aeroporto Vespucci di Firenze chiude il mese di marzo superando la soglia dei 150 mila passeggeri in transito (risultato mai raggiunto nel corso degli anni nello stesso mese) con un aumento del traffico dell’8,7% rispetto a marzo 2014. Lo scalo conferma la sua vocazione internazionale registrando in questa componente una variazione significativa rispetto allo scorso anno (+ 10,5%). I 157 mila passeggeri transitati nel marzo appena trascorso fanno segnare il record storico di traffico mensile e la migliore performance per il dodicesimo mese consecutivo.

Di rilievo anche i dati progressivi dei primi tre mesi del 2015: rispetto allo stesso periodo del 2014 lo scalo fiorentino fa registrare un +11,5% nel traffico passeggeri (con un +14,3% nella componente internazionale).

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