Dalla raccolta automatizzata della tassa di soggiorno alla gestione delle key box, fino alla partecipazione ai tavoli di discussione sull’emergenza abitativa, sulla riduzione dei residenti nel centro storico e sull’overtourism. Sono le proposte avanzate dal presidente di Property Managers Italia, Lorenzo Fagnoni, durante l’incontro con l’assessore, Jacopo Vicini, che si è tenuto nella sede dell’assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Firenze.
“È stato un incontro diretto, senza dissimulazioni – spiega Fagnoni – Le differenze di vedute restano e sono profonde, ma come associazione siamo soddisfatti di essere stati ricevuti e ascoltati per la prima volta dopo anni di silenzi e attacchi. Crediamo che la nostra esperienza possa essere valorizzata su alcune tematiche cruciali – dice Fagnoni -. Ad esempio potremmo fungere da veicolo per promuovere comportamenti virtuosi tra gli ospiti dei nostri appartamenti, migliorando il rispetto delle regole e la convivenza cittadina. Così come potremmo provare a creare un link tra il Comune e portali come Booking.com per agevolare la raccolta automatizzata della tassa di soggiorno, garantendo efficienza e trasparenza.
Siamo pronti a collaborare per regolamentare e migliorare l’utilizzo delle key box dal punto di vista estetico – dice il presidente di Property Managers Italia -. Riteniamo fondamentale essere invitati ai tavoli di discussione sull’emergenza abitativa, sulla riduzione dei residenti nel centro storico e sull’overtourism, per offrire il nostro contributo in termini di dati, esperienze e proposte.
La normativa contro le locazioni turistiche a Firenze è in vigore da oltre 18 mesi, e francamente, ci sembra un periodo sufficiente per valutare se abbia raggiunto i risultati auspicati limitando la proprietà privata. Al contrario, notiamo che non ha affatto inciso sui canoni stellari delle locazioni lunghe, così come non è assolutamente riuscita a riportare i residenti nel centro storico – fa notare Fagnoni -. Misure simili, in città come New York, Londra, Barcellona e Parigi, mostrano come il turismo sia divenuto più elitario a causa dell’aumento dei prezzi degli hotel, mentre i canoni delle locazioni lunghe siano rimasti inaccessibili a molti.
Purtroppo, truffatori seriali stanno sfruttando le falle legislative per occupare immobili senza pagare canoni, danneggiando sia i proprietari che i conduttori che si trovino davvero in temporanea difficoltà a pagare un canone di locazione – aggiunge Fagnoni -. Chiediamo che la concertazione avvenga prima dell’emanazione di normative e degli annunci alla stampa riguardanti misure restrittive. Una collaborazione preventiva garantirebbe soluzioni più efficaci e condivise. Così come un dialogo costruttivo tra il Comune e la nostra associazione può portare a soluzioni per migliorare la vivibilità della città e valorizzare il patrimonio immobiliare.
Uno studio regionale dell’Irpet ha evidenziato che, anche raddoppiando il numero di locazioni turistiche, i canoni delle locazioni lunghe a Firenze subirebbero un impatto del solo 16%. Non ci sembra che questa sia la soluzione all’emergenza abitativa – sottolineano gli imprenditori immobiliari – Suggeriamo una strategia alternativa: se il Comune promuovesse una modifica alla normativa nazionale per la gestione dell’inquilino moroso, migliaia di immobili attualmente ritirati dal mercato potrebbero essere reimmessi, riducendo il problema abitativo”.