Affitti brevi, la Toscana apre a possibili limitazioni

Introduzione di un articolo che “contempla” sulle locazioni turistiche “la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche, nel rispetto dei principi di stretta necessità, proporzionalità e non discriminazione”. È una delle novità della proposta di legge di modifica al Testo unico del sistema turistico toscano (legge 86/2016): la pdl è stata approvata dalla Giunta della Toscana nel corso dell’ultima seduta. All’interno del testo si trovano anche modifiche in materia di stabilimenti balneari che, spiega la Regione, sono sia “sostanziali” in quanto si consente “di prolungare il periodo di apertura degli stabilimenti” che “formali, con la riscrittura della norma riguardante la Scia”.

Viene anche introdotta una sanzione amministrativa pecuniaria per i titolari o gestori di strutture ricettive e stabilimenti balneari che omettano di pubblicare le informazioni sull’accessibilità. Sul fronte alberghi prevista la possibilità di mettere a disposizione alcuni locali per lo svolgimento di attività di smartworking. Introdotto poi il cosiddetto Academy hotel o Albergo scuola: il Comune può individuare gli alberghi (limitatamente a quelli con 4 o 5 stelle) che possono organizzare attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità nelle aree comuni. Per l’albergo diffuso stabilito che non fa parte delle strutture ricettive alberghiere mentre le attività di affittacamere e bed and breakfast non imprenditoriali vengono eliminate dal Tu che da ora in poi disciplinerà solo le attività ricettive esercitate in forma imprenditoriale.

“Siamo molto contenti che la Regione Toscana si stia avviando ad approvare una nuova legge che disciplina tra le altre cose il fenomeno degli affitti turistici brevi ispirandosi in particolare all’esperienza di Firenze e alle misure adottate in questi mesi per ridurre gli affitti turistici brevi a favore delle locazioni lunghe”. Ad affermarlo il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commentando l’approvazione in Giunta toscana della proposta di legge regionale di modifica al Testo unico del turismo.

“Ho avuto già avuto una interlocuzione con l’assessore al turismo Leonardo Marras con il quale ci siamo confrontati su un fenomeno estremamente preoccupante che sta crescendo a vista d’occhio non solo a Firenze ma anche in tante città toscane anche medio-piccole – continua il sindaco – Un fenomeno, quello degli affitti brevi, che ha determinato due effetti che fino a pochi anni fa non erano visibili: il primo è l’aumento sconsiderato dei prezzi delle locazioni a causa della poca disponibilità di appartamenti per giovani coppie, famiglie, studenti e lavoratori; il secondo è l’aumento del prezzo delle case, vista la forte redditività di queste con l’incremento dei flussi turistici”.

Per Nardella “purtroppo il mancato intervento del governo con norme incisive ha mantenuto una situazione di totale deregulation che non consente alle amministrazioni locali di applicare strumenti efficaci per bilanciare la residenza duratura con gli affitti turistici brevi. A Firenze la norma urbanistica comincia a produrre alcuni effetti importanti ma non c’è dubbio che avere una legge regionale che garantisca una serie di norme semplici ma incisive può essere di grande aiuto”. Nardella conclude affermando di aspettare “di conoscere nel dettaglio il testo della proposta di legge in modo da interagire con spirito ampiamente collaborativo e avere un testo definitivo che venga incontro alle proposte delle amministrazioni comunali”.

“Una regolamentazione degli affitti turistici da parte della Regione Toscana è incostituzionale, perché l’amministrazione regionale non ha poteri in materia di locazioni, sia tradizionali che a scopi turistici”. Lo ha dichiarato il presidente di Property Managers Italia, Lorenzo Fagnoni a proposito dell’approvazione del nuovo Testo unico per il turismo da parte della giunta regionale.

“Siamo al teatro dell’assurdo – dice Fagnoni – Da un lato prima il Comune di Firenze e ora la Regione si arrogano poteri di cui non dispongono, invitando i singoli Comuni a decidere autonomamente su una materia che non li compete. E contro queste nuove norme regionali noi siamo pronti ad opporci in ogni sede, come già fatto nel caso del regolamento per le locazioni turistiche della giunta Nardella. Dall’altro, la regione che nel 2023 ha fatto segnare i maggiori volumi turistici in Italia continua a promuoversi nel mondo, anche direttamente, mediante le attività dei suoi assessori, ma poi invoca il dramma dell’overtourism che cambia il volto dei nostri territori. Ma se c’è una sovraesposizione della Toscana sul mercato turistico, perché continuare a spingere sulla promozione?. Il punto di fondo – conclude Fagnoni – è che sulle norme sugli affitti turistici l’unico soggetto competente è lo Stato. Tutti gli altri scatti in avanti sono da considerarsi destituiti di fondamento, adesso come in futuro”.

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