La foresteria che sarà realizzata a Sant’Orsola non piace agli albergatori. “Basta con le aperture di nuove strutture ricettive ibride”, commenta il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi al quale non bastano le rassicurazioni della Città metropolitana. Lo studentato, nei mesi in cui si stopperanno le lezioni della scuola di alta formazione alberghiera, potrebbe aprirsi ai turisti nella ‘finestra’ estiva. Il regolamento urbanistico, infatti, fino a tre mesi l’anno non lo vieta.
“Si è aperto un lungo e articolato dibattito sulla necessità di ripensare l’offerta turistica e ridisegnare la città in modo da renderla più accogliente riportando residenza in centro e di impedire nuove aperture di strutture ricettive, così come di individuare precise modalità di esercizio per i cosiddetti affitti brevi. Poi si scopre che nel progetto di riqualificazione del complesso storico di Sant’Orsola c’è spazio per nuove camere, sotto forma di un ennesimo studentato che nei mesi estivi, a scuole chiuse, può trasformarsi in struttura turistico ricettiva”.
Il tutto, sottolinea Bechi, “come se non bastassero quelle dello stesso genere già autorizzate, quanto meno ‘ibride’. O qualcuno non si è spiegato bene oppure noi non abbiamo compreso”.
Da Palazzo Vecchio, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, fanno sapere che nell’attuale regolamento urbanistico (ruc) sono già vietati nuovi alberghi in centro storico, e quindi la destinazione ricettiva è esclusa dal progetto di Artea. Nel progetto proposto è prevista una foresteria, con destinazione d’uso direzionale funzionale alla scuola che obbligatoriamente il complesso deve contenere, perché il requisito della formazione fa parte della scheda urbanistica.
“Si è aperto un lungo e articolato dibattito sulla necessità di ripensare l’offerta turistica e ridisegnare la città in modo da renderla più accogliente riportando residenza in centro e di impedire nuove aperture di strutture ricettive, così come di individuare precise modalità di esercizio per i cosiddetti affitti brevi. Poi si scopre che nel progetto di riqualificazione del complesso storico di Sant’Orsola c’è spazio per nuove camere, sotto forma di un ennesimo studentato che nei mesi estivi, a scuole chiuse, può trasformarsi in struttura turistico ricettiva”.
Il tutto, sottolinea Bechi, “come se non bastassero quelle dello stesso genere già autorizzate, quanto meno ‘ibride’. O qualcuno non si è spiegato bene oppure noi non abbiamo compreso”.
Da Palazzo Vecchio, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, fanno sapere che nell’attuale regolamento urbanistico (ruc) sono già vietati nuovi alberghi in centro storico, e quindi la destinazione ricettiva è esclusa dal progetto di Artea. Nel progetto proposto è prevista una foresteria, con destinazione d’uso direzionale funzionale alla scuola che obbligatoriamente il complesso deve contenere, perché il requisito della formazione fa parte della scheda urbanistica.