Massimo Bray, ministro dei Beni culturali, ha inaugurato nei giorni scorsi il museo delle Navi antiche di Pisa, all'interno degli Arsenali medicei di lungarno Simonelli. L'allestimento, sviluppato sulla base di un progetto espositivo della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, sarà ultimato in concomitanza con il lavoro di restauro degli Arsenali Medicei, curato dalla Soprintendenza delle province di Pisa e Livorno.
Gli Arsenali ospiteranno gran parte dei reperti riportati alla luce nel sito archeologico adiacente alla stazione di Pisa San Rossore. I resti delle antiche navi vennero alla luce nel 1998 durante alcuni lavori per la stazione di Pisa San Rossore: furono rinvenuti reperti archeologici identificati poi con antiche navi affondate a causa di ripetute alluvioni in quello che era l'incrocio di un canale della centuriazione pisana con il fiume Serchio. Fu un ritrovamento senza eguali nella storia dell'archeologia navale non solo italiana: circa 30 navi databili tra il III secolo a.C. e il VII d.C. con i loro carichi di gioielli e utensili vari, anfore, monete. Un cantiere di 10.650 mq (3.500 di scavo vero e proprio, 1.700 di laboratori e centro restauro) che i visitatori ora possono attraversare con un percorso guidato. Le imbarcazioni sono attualmente in fase di restauro presso il centro di restauro del legno bagnato, che ospita studenti e tirocinanti in archeologia e restauro provenienti da tutto il mondo.