A San Casciano un parco e un museo per ospitare i bronzi

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Mentre scavi e studi vanno avanti, nel piccolo centro di San Casciano dei Bagni stanno per partire i lavori per la realizzazione dei due grandi interventi finanziati dal ministero della Cultura. Due luoghi strettamente connessi tra loro, assicura il capo del Dipartimento di archeologia del Mic, Luigi La Rocca, che garantiranno ai visitatori “un’esperienza unica”. Finanziati per la prima tranche con 4,5 milioni di euro a valere dai Grandi Progetti Culturali, i due progetti sono destinati a crescere per gradi, ma intanto una prima apertura è prevista già per la fine del 2026, la stessa data fissata per l’avvio dell’Hub di ricerca internazionale finanziato dall’Università per Stranieri di Siena.

LA CASA DEI BRONZI – Due piani dedicati al racconto della scoperta e alla ricostruzione della vita nell’antico santuario, con le statue, i gioielli, gli strumenti medici, le monete. Ma anche una caffetteria, il bookshop, una sala per le conferenze e tutto quello che serve per accogliere al meglio visitatori attesi da tutto il mondo. Quattro piani in tutto, uno dei quali seminterrato, oltre ad un grande locale esterno, la nuova casa dei bronzi si aprirà nel cinquecentesco palazzetto che fu dell’Arcipretura, comprato un anno fa, per circa 600mila euro dal dicastero oggi guidato da Alessandro Giul.

UN PARCO ARCHEOLOGICO TUTTO DA VIVERE – Per vederlo completato ci vorrà un po’ di tempo perché qui la realizzazione è legata al progresso degli scavi e non solo. I tecnici del Mic, spiega La Rocca, sono attualmente impegnati per risolvere “una serie di complessi problemi statici insieme ad altri legati al flusso dell’acqua per consentire agli archeologi di tirare fuori dalla terra la parte posteriore della vasca sacra, che è ancora sepolta”. Tutto questo mentre si lavora alle acquisizioni dei terreni privati che circondano l’attuale scavo e che saranno indispensabili per allargare le ricerche ai resti del complesso nel quale il santuario romano era inserito. Un progetto in divenire, che non impedirà comunque una prima apertura al pubblico in contemporanea con museo e hub. Il primo step punta quindi a realizzare le strutture e servizi indispensabili per l’apertura al pubblico. In pratica, contemporaneamente ai lavori per il restauro e messa in sicurezza delle strutture antiche, verrà sistemata la strada di accesso, oggi molto accidentata, e si realizzeranno una recinzione, un portale d’ingresso, il gabbiotto per i biglietti e le informazioni, con gli itinerari di visita e una serie di pannelli informativi.

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