Firenze, ordinanza vieta uso commerciale del David. Serve permesso Galleria Accademia

Stop all’utilizzo dell’immagine del David di Michelangelo a fini commerciali. Si potrà fare solo dopo aver chiesto, e ottenuto, il permesso dalla Galleria dell’Accademia di Firenze, la ‘casa’ che ospita il celeberrimo colosso, massimo simbolo del Rinascimento. A stabilirlo, il Tribunale di Firenze che ha accolto la domanda dell’Avvocatura dello Stato contro le attività di una società, la Visit Today, che vendeva fuori dal museo, biglietti a prezzo maggiorato (fino a 45 euro, 30 per i minorenni, mentre il ticket intero per adulti è 8 euro + 4 euro in caso di prenotazione e ingresso gratis per i bambini) usando su volantini, documentazione promozionale e sito la fotografia del David.

Un vero e proprio colpo contro il bagarinaggio che affligge il frequentato museo fiorentino, così come tante altre gallerie italiane. L’atto prevede, infatti, oltre al divieto il ritiro dal commercio di tutto il materiale diffuso e prodotto dalla società contenente la riproduzione dell’opera, e l’oscuramento dell’immagine della scultura dal proprio sito. In aggiunta a questo, il Tribunale ha condannato Visit Today a pubblicare il testo dell’ordinanza su 3 quotidiani a diffusione nazionale e tre periodici a scelta della Galleria dell’Accademia, oltre che sul proprio spazio web, e al pagamento di una penale di 2.000 euro per ogni giorno di mancato rispetto delle precedenti disposizioni.
Per la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg, promotrice dell’azione civile ‘antibagarinaggio’, si tratta di una “vittoria storica, che fa da precedente e modello: adesso tanti altri musei, vittime della piaga della vendita di biglietti a prezzo maggiorato, possono intraprendere questa strada perchè il diritto vinca su quella che di fatto è una truffa verso i visitatori”.
Ad accogliere il suggerimento potrebbe essere presto un altro visitato ‘vicino di casa’ , il Duomo di Firenze: Luca Bagnoli, il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, ha infatti fatto sapere di “voler incontrare quanto prima la Hollberg, per capire come fare a seguire il suo esempio ed elaborare strategie che ci consentano di combattere il fenomeno del bagarinaggio”.

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