Una riflessione sull’identità del turismo attuale, in particolare sulla consuetudine a filtrare l’osservazione dell’opera d’arte attraverso l’obiettivo di smartphone, telecamere, macchine fotografiche: è il progetto ‘Grand Tourismo’, di Giacomo Zaganelli, ospitato dalla sala 56 del primo piano degli Uffizi, che fino a pochi giorni fa accoglieva i marmi ellenistici ora approdati alla nuova collocazione del Verone.
La mostra, curata da Chiara Toti e dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, riunisce tre video di Zaganelli: se in ‘Illusion’ sono le strade del centro di Firenze ad assumere il ruolo di testimoni dell’acquisizione digitale di immagini e in ‘Everywhere but nowhere’ tale compito è affidato a Palazzo Strozzi, il video ‘Uffizi Oggi’, girato dall’artista in una domenica di ordinaria apertura al pubblico, mostra che cosa avviene quotidianamente di fronte ai capolavori di Botticelli. “I visitatori che hanno già visto il secondo piano – ha osservato Schmidt – poi proprio alla congiunzione col primo piano vedono le videoriprese, e quindi possono riflettere un po’ sul proprio comportamento. In alcuni casi sono state volutamente selezionate delle scene quasi caricaturali, che fanno vedere gente che nel centro di Firenze, circondata dai grandi capolavori, vive solo per il proprio pezzo di metallo nella mano: questo ci deve far riflettere tutti quanti, è il senso dell’installazione”.