“Serve una strategia sinergica per portare i turisti in fila agli Uffizi da noi: sono vicini, così vicini, e poi soffrono anche di sovraffollamento”. È quanto ha affermato Paola D’Agostino, nuova direttrice dei musei fiorentini del Bargello, delle Cappelle medicee, di Orsanmichele, Palazzo Davanzati e Casa Martelli.
D’Agostino ha spiegato che, rispetto alle gallerie che dovrà gestire, occorre “metterle in comunicazione tra di loro, renderli accessibili e noti anche, in accordo con i nuovi direttori degli altri musei, decongestionare le loro istituzioni e incanalare il flusso di tanti turisti verso questi luoghi meno conosciuti. Certo – ha aggiunto – occorrerà lavorare a dei piani: ma il risultato deve essere quello di arrivare a un consorzio di 5 musei, dove uno conduca all’altro”.
D’Agostino, 43 anni, nata a Napoli, ha studiato a Londra presso The Courtauld Institute of Art e lo University College London. Ha lavorato al Metropolitan Museum of Art di New York e alla Yale University Art Gallery. Ha insegnato presso università italiane e straniere e ha organizzato e co-curato svariate mostre nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Nei mesi scorsi è risultata tra i vincitori della gara internazionale per i musei dotati dalla riforma Franceschini di statuto ‘speciale’ relativamente a gestione e risorse finanziarie, ottenendo l’incarico di dirigere la rete di gallerie fiorentine della quale il Bargello è capofila.