Esselunga ha accolto l'appello della Soprintendenza di Pisa per offrire il proprio sostegno economico per salvare ‘La lapidazione di Santo Stefano', unica testimonianza pittorica che la città di Pisa conserva di Giorgio Vasari. Il dipinto ha subito gravi danni da infiltrazioni di acqua piovana provenienti dal tetto della Chiesa dell'Ordine di Santo Stefano dei Cavalieri dove è posto. La lapidazione di Santo Stefano, già sottoposta a restauro in epoca lorenese e successivamente nel 1945 e nel 1968, viene ora restaurata a seguito di ulteriori danni verificatisi nella chiesa, che hanno compromesso la tavola dipinta, procurando numerosi sollevamenti degli strati pittorici e parziali cadute del colore.
La Soprintendenza ha predisposto un primo intervento di messa in sicurezza dell'opera, che è stata rimossa dalla sede originaria e collocata in un altro ambiente della stessa chiesa, in condizioni climatiche e ambientali idonee. Sono occorse oltre 8 ore di lavoro da parte di tecnici, per trasferire la pesante tavola dall'altare ad una apposita struttura verticale di sostegno, che consentirà di effettuare il lavoro di restauro.
Esselunga si è assunta gli oneri relativi all'intervento di restauro progettato e diretto da Alba Macripò, storico dell'arte della Soprintendenza di Pisa, e condotto da Nadia Presenti, restauratrice qualificata nel settore di opere d'arte. Il lavoro si svolgerà nell'arco di 12 mesi e sarà preceduto ed accompagnato da ampia diagnostica.
Le operazioni tecnico-scientifiche del restauro saranno documentate nel sistema informativo nazionale SICaR (http://sicar.mbigroup.it), predisposto dal Mibac, che sta raccogliendo e presentando con modalità web-based, gli interventi più significativi realizzati sul territorio nazionale. L'inserimento permetterà di conoscere e seguire lo svolgimento dei lavori anche a distanza.