Torna visibile a Firenze il ‘Memoriale italiano Auschwitz’

Rinasce a Firenze il Memoriale italiano di Auschwitz, approdato nel capoluogo toscano dal museo dell’ex campo di sterminio da dove è stato rimosso alcuni anni fa. Si tratta dell’opera d’arte contemporanea monito per la memoria, voluta e progettata dall’Aned che ne è proprietaria, grazie alla collaborazione di un gruppo di intellettuali tra i quali gli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, Primo Levi, il regista Nelo Risi, il pittore Pupino Samonà e Luigi Nono. Insieme produssero una installazione multimediale costituita da una passerella lignea circondata da una spirale ad elica all’interno della quale il visitatore cammina come in un tunnel.
Allestito nel museo di Auschwitz nel 1979, inaugurato nel 1980, è stato presentato a Firenze, al termine di una vicenda che ne ha portato prima, era il 2011, alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo del campo di concentramento.
Per l’approdo a Firenze del Memoriale e la sua rinascita, dopo un restauro supervisionato dall’Opificio delle Pietre dure, hanno lavorato fianco a fianco Regione Toscana, che ha contribuito con 2,5 milioni di euro, Palazzo Vecchio che ospita l’opera nel centro Ex 3, il ministero per i Beni e le attività culturali e Aned con il sostegno tra gli altri di Fondazione Cr Firenze.
“Spero che questo Memoriale aiuti a raddrizzare il dibattito culturale nel nostro Paese”, ha detto il presidente di Aned Dario Venegoni che ha ringraziato Firenze e la Toscana ricordando anche che “è stato penoso assumersi la responsabilità di portare via da Auschwitz quest’opera: noi l’avevamo concepita perché stesse in quel luogo”.

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