I turisti sono tornati in massa a visitare il complesso museale degli Uffizi. Nel 2022 sono stati oltre 4 milioni i visitatori delle Gallerie degli Uffizi, che comprende il museo degli Uffizi, quelli di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.
Un dato che risulta essere più del doppio del 2021 ma ancora, seppur solo di 300mila persone, inferiore all’anno pre-Covid, ovvero quel 2019 che segnò il record di circa 4,4 milioni di ingressi.
Nel dettaglio lo scorso anno hanno visitato la Galleria degli Uffizi 2.222.692 persone a cui si aggiungono i 650.612 entrati a Palazzo Pitti e il 1.193.062 del Giardino di Boboli. Sul fronte degli incassi, invece, il complesso museale ha segnato un nuovo record con oltre 35 milioni di euro (+2,7% rispetto al record del 2019): 28,6 milioni dalla bigliettazione, 1,9 milioni da mostre e prestiti all’estero, 1,05 milioni dalle donazioni, 1,3 milioni dalle entrate dirette (diritti d’immagine, affitti spazi) e 2,09 milioni da quelle indirette (royalties e canoni fissi).
“Dopo le sofferenze della pandemia con oltre 40 milioni di introiti mancati, nel 2022 siamo quasi tornati a livelli pre-pandemici e grazie alla diversificazione di flussi di reddito abbiamo raggiunto il massimo mai realizzato per le Gallerie – spiega il direttore Eike Schmidt – un risultato necessario per poter riprendere a pieni ritmi manutenzioni straordinarie e l’attività di tutela e valorizzazione in parte rallentata durante la pandemia a causa della scarsità di fondi. Siamo perfettamente posizionati per raggiungere nuovi traguardi, sia sul fronte delle visite che degli introiti, nell’anno appena iniziato”.
Per quanto riguarda il digitale, spiega il museo, sono oltre un milione i follower degli Uffizi su tutte le piattaforme social, mentre sul fronte delle attività sono state proposte 44 conferenze e quattro giornate di studio. Tra le iniziative messe in campo nel corso del 2022 spiccano quelle rivolte alla tutela delle opere con 164 restauri, 126 interventi di recupero e progettazione architettonica tra cui il recupero delle Reali Poste degli Uffizi, della Biblioteca Magliabechiana e della Kaffeehaus a Boboli. Ventisei sono state le mostre organizzate, di cui dieci alle Gallerie e 16 rassegne ‘off-site’. Il patrimonio artistico si è poi arricchito grazie a 75 donazioni di opere e 288 acquisti.
Un dato che risulta essere più del doppio del 2021 ma ancora, seppur solo di 300mila persone, inferiore all’anno pre-Covid, ovvero quel 2019 che segnò il record di circa 4,4 milioni di ingressi.
Nel dettaglio lo scorso anno hanno visitato la Galleria degli Uffizi 2.222.692 persone a cui si aggiungono i 650.612 entrati a Palazzo Pitti e il 1.193.062 del Giardino di Boboli. Sul fronte degli incassi, invece, il complesso museale ha segnato un nuovo record con oltre 35 milioni di euro (+2,7% rispetto al record del 2019): 28,6 milioni dalla bigliettazione, 1,9 milioni da mostre e prestiti all’estero, 1,05 milioni dalle donazioni, 1,3 milioni dalle entrate dirette (diritti d’immagine, affitti spazi) e 2,09 milioni da quelle indirette (royalties e canoni fissi).
“Dopo le sofferenze della pandemia con oltre 40 milioni di introiti mancati, nel 2022 siamo quasi tornati a livelli pre-pandemici e grazie alla diversificazione di flussi di reddito abbiamo raggiunto il massimo mai realizzato per le Gallerie – spiega il direttore Eike Schmidt – un risultato necessario per poter riprendere a pieni ritmi manutenzioni straordinarie e l’attività di tutela e valorizzazione in parte rallentata durante la pandemia a causa della scarsità di fondi. Siamo perfettamente posizionati per raggiungere nuovi traguardi, sia sul fronte delle visite che degli introiti, nell’anno appena iniziato”.
Per quanto riguarda il digitale, spiega il museo, sono oltre un milione i follower degli Uffizi su tutte le piattaforme social, mentre sul fronte delle attività sono state proposte 44 conferenze e quattro giornate di studio. Tra le iniziative messe in campo nel corso del 2022 spiccano quelle rivolte alla tutela delle opere con 164 restauri, 126 interventi di recupero e progettazione architettonica tra cui il recupero delle Reali Poste degli Uffizi, della Biblioteca Magliabechiana e della Kaffeehaus a Boboli. Ventisei sono state le mostre organizzate, di cui dieci alle Gallerie e 16 rassegne ‘off-site’. Il patrimonio artistico si è poi arricchito grazie a 75 donazioni di opere e 288 acquisti.