Firenze Convention Bureau: sempre più spazio a Firenze per meeting industry

Mercoledì 28 gennaio si è svolto l’incontro fra le associazioni rappresentative del settore turistico ed il Firenze Convention Bureau per l’istituzione di un comitato di indirizzo per lo sviluppo del turismo congressuale, d’affari e della meeting industry, l’industria degli eventi, nella città metropolitana di Firenze.

I contenuti del Libro Bianco del settore Congressuale, recentemente promosso da Federcongressi e presentato alla Btc di Firenze, hanno evidenziato in le potenzialità di questo settore.

Contestualmente le associazioni hanno preso atto del ruolo del Firenze Convention Bureau che, con la uscita della Provincia di Firenze dalla compagine sociale nel 2014, si è trasformato in una società a larghissima maggioranza privata, configurandosi quindi come una vera e propria public company espressione del sistema imprenditoriale fiorentino, capace di svolgere una funzione di interesse pubblico.

Il Convention Bureau fiorentino, operativo dal 1995 è divenuto negli ultimi anni uno dei più apprezzati a livello nazionale, come dimostra la recente nomina della direttrice Carlotta Ferrari a presidente del Convention Bureau Italia ed il ruolo di capofila di Sharing Tuscany, il raggruppamento di imprese che affiancherà Toscana Promozione nelle strategie di promo-commercializzazione dei prodotti turistici in vista di Expo 2105.

Il comitato nominato nella riunione del 28 gennaio è stato presieduto dal presidente di Federalberghi Francesco Bechi. “Il settore congressuale costituisce un elemento strategico per la crescita del volume d’affari del comparto turistico di Firenze, in quanto oltre a garantire un numero importante e crescente di presenze rappresenta una leva per attrarre visitatori destinati poi a tornare con le famiglie al seguito e quindi alimentare il leisure. Inoltre – commenta Bechi  – è importante per la possibilità di destagionalizzare i flussi di visitatori, ed è in questo senso che è fondamentale programmare eventi anche nei periodi di minor afflusso, quando più le strutture turistiche ne possono beneficiare. Come associazioni era da tempo che auspicavamo una cabina di regia per la meeting industry – conclude – e riteniamo che la nascita di un Comitato di indirizzo possa contribuire a fare concretamente squadra, a sostenere lo sviluppo del settore, a supportare l’azione del convention bureau nell’acquisizione di eventi”.

 

 

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