Il Firenze Convention and Visitors Bureau ha promosso il ‘Destination Wedding Planner Congress’, occasione per lo sviluppo del turismo legato la mercato del wedding, in programma alla Stazione Leopolda da oggi, lunedì 11 a mercoledì 13 aprile. L’evento rappresenta l’unico format per le wedding destination focalizzato al business, organizzato dalla società QnA International, e accessibile solo su invito ai professionisti del settore.
Firenze e la Toscana sono tra le principali destinazioni per il mercato internazionale del wedding: il 42% dei così detti ‘destination wedding’ si svolge in Toscana ed il 15% a Firenze.
“Se pensiamo che questo risultato proviene da una domanda che finora è stata spontanea, possiamo pensare con certezza che grazie alla costituzione della divisione ‘Tuscany for weddings’ del Convention Bureau di Firenze e grazie ad un’azione congiunta da parte delle Istituzioni per la promozione del territorio, in futuro i numeri potranno sicuramente crescere in maniera significativa – ha detto Giovanni Bettarini, assessore al Turismo del Comune di Firenze – Il turismo congressuale e in particolare il turismo legato al wedding sono una risposta vincente contro il cosiddetto ‘turismo mordi e fuggi’ che consuma la città per poche ore. Il giro d’affari a Firenze per il turismo matrimoniale è pari a 51 milioni di euro l’anno e mette in moto un indotto imponente, dai catering ai servizi agli alberghi. Oltre ai grandi matrimoni vip come quello della coppia Kardashian-West al Forte Belvedere e quelli maestosi come le recenti nozze indiane a Borgo Ognissanti, la stragrande maggioranza dei matrimoni è fatta da cerimonie di medie dimensioni, ma che contribuiscono in maniera importante al turismo cittadino, magari anche in periodi estranei al turismo di massa”.
“La preparazione della candidatura è stata molto complicata perché nelle edizioni precedenti il Congresso è stato interamente sponsorizzato dall’Ente pubblico di riferimento ed è si è svolto in una sola struttura mentre in questa edizione i partner coinvolti sono oltre 20. Noi abbiamo candidato Firenze assumendoci un grosso rischio perché consapevoli che questo evento avrebbe rappresentato una grande opportunità per la città e per il turismo. Sapendo che avremmo dovuto gestire oltre 400mila euro di servizi abbiamo lavorato per riuscire a trovare le risorse necessarie e ci siamo riusciti grazie alla capacità aggregativa dei nostri Soci e al supporto delle Istituzioni azzerando quasi totalmente il costo” ha detto Carlotta Ferrari, direttore del Convention Bureau di Firenze.