Cardinal Betori: turisti a Firenze non facciano solo selfie ma leggano bellezza

“Dobbiamo pensare che chi viene  da fuori non esaurisca la sua presenza tra noi tra shopping e selfie, ma gli venga fornito l’alfabeto per poter leggere la nostra bellezza”. Ad affermarlo il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nella sua omelia in occasione della messa per San Giovanni, patrono della città, riferito ai turisti che affollano la città. 

“Una bellezza – ha aggiunto Betori – che non è estetica del bello ma riflesso dell’amore, della carità che è l’anima vera della nostra città e quindi la sua indispensabile infrastruttura morale. Firenze ha bisogno di una ‘figura unitaria’, ha rilevato il cardinale osservando come sia “pericolosamente tentata di scindersi in un duplice volto: la città dei turisti, da cui pur dipende parte considerevole della vita economica, e la città della gente, che rischia di sentirsi espropriata della propria patria, che fatica a sopportare i disagi della modernizzazione e i segni di deterioramento, in alcuni casi anche di imbarbarimento, così difficili da controllare”.

 

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