Toscana inaugura la sua via Francigena, Franceschini: opportunità per turismo italiano

La Toscana ha inaugurato la sua via Francigena: un itinerario di 370 chilometri (dal passo della Cisa ad Acquapendente) attrezzati, segnalati e in sicurezza da percorrere a piedi, in bicicletta e presto anche a cavallo. In totale, 15 tappe di un percorso che rappresenta il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano, 200 interventi per la messa in sicurezza, 16 strutture di ospitalità finanziate, altre 44 di ospitalità ecclesiastica e 1200 strutture ricettive presenti nel raggio di un chilometro dal lungo percorso, 200 interventi di animazione nel 2014.
E alla cerimonia di presentazione delle tappe del percorso e di inaugurazione della restaurata Casa del Boia, che sarà un centro multimediale per i viaggiatori della Francigena, c'era anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. "La via Francigena – ha detto il ministro – è una straordinaria opportunità per il turismo italiano, che deve uscire dai tradizionali itinerari, Venezia, Firenze, Roma e deve moltiplicare la sua offerta. E c'è un turismo crescente nel mondo che cerca itinerari, a piedi, pensiamo che cosa è diventato negli anni Santiago de Compostela – ha aggiunto Franceschini – che cerca itinerari cicloturistici, c'è un bellissimo progetto che va da Venezia a Torino, una pista ciclabile lungo il Po. Io credo molto in questo settore per le possibilità che ha. Per questo nel decreto cultura e turismo abbiamo inserito due norme che aiuteranno moltissimo i progetti come la Francigena, che attraversano più sovranità territoriali, più Comuni, più regioni. Una norma prevede una conferenza dei servizi obbligatoria per cui io potrò convocare Regioni e Comuni attorno allo stesso tavolo per gestire insieme il progetto. La seconda è la messa a disposizione di questi lunghi itinerari del patrimonio demaniale dello Stato che viceversa rischia di essere svenduto o crollare, penso alle case cantoniere, alle vecchie stazioncine, ai fari, patrimonio formidabile che questa norma prevede possa essere, anziché svenduto o abbandonato, affidato gratuitamente a cooperative e imprese giovanili che li facciano diventare punti di supporto degli itinerari: lungo la Francigena ostelli, locande, punti di accoglienza, di offerta culturale. Può diventare davvero una cosa straordinaria e valorizza le realtà locali".    
Grande soddisfazione anche da parte di Enrico Rossi, presidente della Toscana che ha finanziato il progetto con 16 milioni di euro. "La via Francigena era una priorità politica prima di tutto. Abbiamo messo un'altra immagine sul volto della Toscana che è già così vario e bello. Non era facile: avere iniziato il percorso della via Francigena significa aver donato alla Toscana una nuova immagine con tanti significati, di attrazione del turismo, culturale e anche spirituale. Credo sia un investimento sul futuro che darà tante soddisfazioni".   

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