Estate nera per le città d’arte: gli alberghi fiorentini hanno registrato un -4,3%. Pisa, invece, ha avuto una diminuzione del 2,4% delle presenze che ha portato il tasso di occupazione delle strutture ricettive al 55%, un livello preoccupante che indica che mediamente in ogni albergo una camera su due resta vuota. Peggio ancora è andata a Siena: un sondaggio della Confesercenti provinciale segnala che nella città del Palio il calo ha oscillato tra il 10 e il 12%. Una magra consolazione sono la sostanziale tenuta del turismo a Lucca e il leggero aumento di pernottamenti che è stato fatto segnare a Pistoia. Per Emilio Becheri, esperto di flussi turistici, a influenzare il bilancio delle città d’arte toscane è stato l’effetto del supereuro che ha toccato proprio i paesi come gli Usa e il Giappone che rappresentano il miglior serbatoio delle città d’arte.